Anche la Federazione degli Ordini dei veterinari (Fnovi) aderisce alla manifestazione di sabato 13 maggio, a Roma, indetta da alcuni Ordini professionali (quelli dei medici, degli architetti e degli ingegneri di Roma e Provincia, insieme agli Ordini degli avvocati di Roma e Napoli, ndr) per invocare l’introduzione di un equo compenso per le prestazioni. “L’abolizione dei tariffari in Italia – si legge in una nota – ha portato alla creazione di un mercato professionale distorto. La vera concorrenza non può essere basata sulla rincorsa al prezzo più basso, ma si deve fondare sulla qualità della prestazione, che come è noto, esige forti investimenti in termini di professionalità, di risorse, di strumenti, di esperienza e di tecnologia”. La Fnovi fa sapere che all’evento nella Capitale “è prevista la partecipazione di esponenti dell’Ordine dei Medici veterinari di Roma” e la Federazione invita “i medici veterinari tutti a partecipare”. La professione, comunque, vive un momento critico. Un paio di anni fa il presidente dell’Anmvi (l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari), Marco Melosi, ha lanciato un allarme per i giovani che pensano di iscriversi alla facoltà: “La laurea in medicina veterinaria – è stata la dichiarazione-shock di Melosi – non dà più lavoro e si avvicina alla soglia di povertà dell’Istat. Se nessuno lo dice, ci prendiamo noi il compito di avvisare i ragazzi a pensarci molto bene prima di scegliere questa professione”. Ne avevamo scritto qui su 24zampe. Da allora le cose non sembrano migliorate.
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