I responsabili del “macello degli orrori” di Ghedi in provincia di Brescia, balzato agli onori delle cronache per le forti immagini delle mucche macellate con l’utilizzo di catena e muletto, sono stati da poco tutti condannati. Compresi due veterinari pubblici, che per conto dell’Asl di Brescia avrebbero dovuto controllare il macello Italcarni. Domani sera alle 23.30 Giulia Innocenzi e il suo programma sull’allevamento intensivo “Animali come noi”, in onda su Rai2Due con una puntata dal titolo “Macello all’italiana”, vanno a verificare cosa sia cambiato dopo la sentenza definita da più parti “storica”. Per i telespettatori, un’amara sorpresa: il macello ha riaperto, e alla guida c’è ora l’ex moglie del proprietario di Italcarni Osio. Dopo lo scoppio dello scandalo mediatico sulle illegalità perpetrate nel macello, in seguito alla pubblicazione delle immagini registrate dalla procura di Brescia ad opera della stessa Innocenzi (nella foto sopra, tratta da Servizio Pubblico dell’anno scorso), il direttore generale della Asl di Brescia Scarcella è stato rinominato, e con lui i dirigenti responsabili di molti dei provvedimenti legati al macello. Chi è l’unica persona che ci ha veramente rimesso? La veterinaria Erika Ester Vergerio, che per prima ha denunciato quello che accadeva all’interno di Italcarni e che per questo veniva minacciata da uno dei due veterinari condannati. Per il suo atto di coraggio le è arrivato un provvedimento disciplinare dell’Asl di Brescia per “danno d’immagine”. Alla fine del reportage, Giulia Innocenzi intervista il Generale Comandante dei Nas Claudio Vincelli, che a seguito delle inchieste di Animali come noi ha mandato dei controlli speciali negli allevamenti di maiali e di bufale andati in onda nel corso della trasmissione.
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