Tilikum addio. L’orca assassina dell’acquario Seaworld, responsabile della morte di tre persone tra cui la sua addestratrice Dawn Brancheau nel 2010, è morta a Orlando a 36 anni. Nel 2013 il cetaceo era stato protagonista del documentario della Cnn “Blackfish” (visibile qui) che aveva puntato i riflettori sulle condizioni di vita delle orche negli acquari. Rispondendo alle critiche crescenti dei difensori degli animali, tra cui l’associazione animalista globale Peta (nella foto sotto), di agenzie governative e legislazioni statali, la società a cui fanno capo i parchi acquatici di San Diego, Orlando e San Antonio, ne aveva prima sospeso gli spettacoli, poi a marzo aveva fatto sapere che l’attuale generazione di orche in suo possesso – in tutto 22 esemplari – sarà l’ultima a vivere in cattività. In questo, anche gli animalisti concordano: “Tilikum is at peace at last. He must be the last orca to die at SeaWorld” (Tilikum finalmente riposa in pace. Ma deve essere l’ultima orca a morire al SeaWorld), è il tweet con cui la Peta ha commentato la scomparsa dell’orca. Tilikum era stato catturato da cucciolo in Islanda e ha vissuto sempre in un acquario. L’orca soffriva da mesi di una infezione batterica ai polmoni che i veterinari non sono riusciti a debellare. Aveva fatto la sua prima vittima in Canada, dove nel 1991 aveva ucciso un addestratore caduto accidentalmente in piscina. A Orlando nel 1999 la seconda vittima: un visitatore che aveva superato le recinzioni di sicurezza e venne trovato morto nella sua piscina. Nel 2010 dopo uno spettacolo acquatico Tilikum aveva trascinato in acqua, uccidendola, l’addestratrice Dawn Brancheau. (nelle foto Ap sopra e sotto, Tilikum)
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