Cani, nei corridoi e negli uffici. Una presenza insolita negli ambienti di lavoro di una società hi-tech californiana quotata al Nasdaq, eppure l’amministratore delegato di Nvidia, Jen-Hsun Huang, ci tiene che i suoi collaboratori si sentano “genitori-padroni responsabili” e così permette e addirittura incoraggia i lavoratori a portarsi i loro cani al lavoro. “I cani si sentono soli, e un buon padrone deve tenergli compagnia: è la cosa giusta da fare”, dice a Yahoo Finance, che lo intervista per la ricerca della Company of the Year (qui). Tutto è iniziato anni fa, quando uno dei dipendenti ha chiesto di portare il proprio amico a quattro zampe con sè, ma c’è anche una motivazione personale. “Io stesso – dice Huang – andrei a casa a pranzo per vedere il mio cane”. Del resto, anche in questo dimostra di essere un datore di lavoro illuminato: nonostante le ricerche concordino nell’affidare un ruolo positivo e di stimolo alla produttività ai pets negli uffici, negli Usa solo il 7% delle aziende li ammette. Tra queste Google, Salesforce, gli hotel Kimpton e Mars. Nvidia si è dotata di una “pet policy” per rendere la gestione dei cani la più armonica possibile con l’ambiente lavorativo: sempre al guinzaglio nei corridoi, mai dove si mangia, se c’è una riunione qualcuno se ne deve occupare. Se un collega soffre d’allergia, cane e padrone cambiano scrivania. All’esterno del campus di Nvidia, a Santa Clara nella Silicon Valley, in California, c’è molto spazio all’aria aperta, dove i cani possono correre e giocare insieme senza litigare. L’azienda fornisce i sacchetti per le deiezioni ma chiede che a pulire siano i proprietari stessi. Alla scrivania, ognuno porta la cuccia per il proprio amico peloso, che generalmente dormicchia per gran parte del tempo durante il quale il padrone lavora. Gli occhi si aprono solo quando passa un collega a fare le coccole. I gatti non sono ammessi a Nvidia: oltre al rischio che litighino con i cani presenti, sono più legati all’ambiente di casa e soffrono meno il distacco dall’amico umano. Anzi, pare “si godano” i momenti di solitudine. (La foto sopra è tratta da Yahoo Finance)