Ancona, una foca monaca avvistata sulla spiaggiola di Numana

Una foca monaca è stata avvistata questa mattina sulla spiaggiola di Numana (Ancona), poco prima del porticciolo turistico. A notarla è stata Antonietta Cucca, signora di Sirolo che stava passeggiando lungo l’arenile insieme ad altre persone. L’animale, probabilmente fermo a prendere il sole, si era adagiato dietro una duna, davanti a un hotel, per poi rientrare lefocntamente in acqua e allontanarsi. “Me la sono trovata davanti – racconta Cucca -. Come si vede anche dal video, a un certo punto è entrata in acqua e si è allontanata. Mi dicono – aggiunge – che si tratti di un maschio giovane, che in questo periodo sta facendo la muta”. Proprio per questo, sottolinea, è fondamentale prestare la massima attenzione in caso di nuovi avvistamenti. “La raccomandazione più grande è non disturbarle, non avvicinarsi e segnalare immediatamente la presenza alle autorità competenti, lasciandole tranquille nel luogo dove si fermano”, sottolinea la donna.

E’ UNA DELLE SPECIE PIU’ RARE DEL MEDITERRANEO

La foca monaca è una delle specie più rare del Mediterraneo e la sua presenza lungo le coste adriatiche è un evento eccezionale. Avvistamenti recenti si sono registrati anche lungo il litorale ravennate e nella zona di Venezia. Gli esperti ricordano che, durante la muta, questi animali sono particolarmente vulnerabili e possono fermarsi a riposare sulle spiagge. L’appello, rilanciato anche dalla testimone dell’avvistamento, è chiaro: mantenere le distanze, evitare rumori o comportamenti che possano spaventare l’animale e avvisare subito le autorità, per consentire eventuali monitoraggi e garantire la tutela di una specie simbolo della biodiversità marina. (Ansa)

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AGIORNAMENTO DEL 26 DICEMBRE 2025 – LASCIATE IN PACE LA FOCA MONACA

Una foca monaca si riposa sulla spiaggia di Numana, nelle Marche. E spunta la ricompensa per chi la lascia in pace. L’esemplare della specie protetta attira la curiosità delle persone, c’è chi si avvicina per una foto e disturba l’animale, che si avvicina all’acqua per allontanarsi dagli ‘intrusi’. Gli esemplari di foca monaca raggiungono le spiagge per riposare e hanno bisogno di 24 ore di tranquillità per recuperare energie. E’ opportuno quindi mantenersi a distanza e, eventualmente, documentare la loro presenza senza avvicinarsi: la presenza di persone spingerebbe l’animale a rientrare in acqua pur senza riposo. In particolare, se la foca si muove, non bisogna porsi tra l’esemplare e il mare, che per l’animale è la meta da raggiungere. Sui social spicca il post di Emanuele Coppola, uno dei principali esperti quando si parla di foca monaca in Mediterraneo. “Purtroppo ancora non riusciamo a comportarci come si dovrebbe. Questa mattina un nostro amico ha notato la foca che dormiva sotto delle strutture accanto all’albergo. È poi giunto un signore con il cellulare che pur di fare il “suo” inutile ritratto, si è avvicinato moltissimo. Il nostro amico Simone Gatto ha tentato in ogni modo di dissuadere il signore con il cellulare, senza però riuscirci. La foca si è svegliata ed è tornata in mare. Non so più come dirlo, ma animali in questo stato hanno bisogno di stare a terra anche più di 24 ore continuative”, il messaggio di Coppola, che quindi cerca una soluzione estrema: “Ho deciso di offrire un premio di 1.000,00 (mille/00) Euro a un comitato di cittadini che riuscisse a sorvegliare e documentare la sosta della foca in un riparo da lei scelto, per più di 24 ore”. (Adnkronos)

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