Mantenere un cane o un gatto costa più di 1.000 euro l’anno a causa dei ”pesanti rincari per alimentari e servizi veterinari”. Lo afferma Assoutenti, commentando lo studio Istat sugli animali domestici in Italia. ”La spesa per tenere in casa un amico a quattro zampe è costantemente salita negli ultimi anni a causa dei rincari che hanno caratterizzato il comparto”, secondo l’associazione. Sulla base dei dati ufficiali Istat emerge che il costo medio di una famiglia per gli animali domestici e relativi prodotti è salito del +22,2% tra il 2019 e oggi, con alcune differenze: ad esempio i prodotti alimentari per cani e gatti registrano rispetto al 2019 rincari medi del +23%, mentre i servizi veterinari sono saliti del 13,4%.
CALCOLI PER UN ANIMALE IN SALUTE: IN CASO CONTRARIO, PER UN GIORNO IN CLINICA SERVONO 300 EURO
Tra spese legate all’alimentazione e controlli veterinari periodici, la spesa complessiva supera quota 1.000 euro annui ad animale, ma ”la situazione si aggrava se il cane o il gatto necessità di visite specialistiche veterinarie o veri e interventi chirurgici: basti pensare che un giorno di degenza in clinica veterinaria può arrivare a costare 300 euro ad animale, mentre le operazioni, a seconda della complessità, costano anche più di 2mila euro”, evidenzia Assoutenti.
MEDICINALI VETERINARI TROPPO CARI, ASSOUTENTI CHIEDE L’OK ALL’UTILIZZO DI QUELLI UMANI
“Chiediamo che venga garantita una corsia preferenziale ai progetti di legge che consentano, sotto controllo medico, l’utilizzo di farmaci ad uso umano anche in ambito veterinario”, dichiara il presidente Gabriele Melluso. ”È inaccettabile che medicinali con principi attivi equivalenti costino fino a dieci o venti volte di più solo perché destinati agli animali, soprattutto quando si tratta di antibiotici e antidolorifici indispensabili. Ridurre questi costi significa tutelare i consumatori e garantire cure accessibili agli animali”, conclude. (Adnkronos)
Su 24zampe: Perdita di habitat, veleni e climate change: il riccio a rischio estinzione