Le autorità tedesche hanno ordinato l’abbattimento di circa 130mila anatre e polli negli allevamenti vicino a Berlino, mentre il Paese combatte un’impennata di casi di influenza aviaria. Altri casi, con centinaia di migliaia di animali abbattuti, registrati in tutta Europa. La malattia, in Germania, è stata rilevata in un allevamento di anatre con circa 80mila volatili e in un allevamento di polli da carne con circa 50mila, ha dichiarato il distretto di Maerkisch-Oderland nel Brandeburgo. Diversi stati tedeschi hanno introdotto misure per rallentare la diffusione dell’influenza aviaria, tra cui zone di sorveglianza e ordini di tenere i polli nei loro ricoveri. La stessa raccomandazione di aumentare la biosicurezza è stata fatta agli allevatori di mezza Europa.

L’EPIDEMIA PER LA PRIMA VOLTA HA COLPITO LE GRU

Il ministro dell’Agricoltura tedesco Alois Rainer ha avvertito venerdì che nelle ultime due settimane si è verificato un “aumento molto rapido delle infezioni”. Il centro nazionale tedesco di ricerca sulle malattie animali, il Friedrich Loeffler Institute (Fli), ha avvertito di un rischio “elevato” derivante dall’epidemia. Poiché gli uccelli selvatici sono colpiti, tra cui, per la prima volta, le gru – oltre mille sono morte -, l’Fli ha avvertito che è prevedibile “un’ulteriore, possibilmente diffusa trasmissione”. Le autorità hanno esortato il pubblico a evitare il contatto con animali malati o morti. L’Fli ha avvertito che la trasmissione da uccello a uomo è possibile in teoria, sebbene il pericolo reale sia ritenuto basso.

GLI ALTRI CASI RECENTI DI ABBATTIMENTI IN EUROPA

Negli ultimi giorni si è registrata una ripresa di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in Europa, soprattutto a Nord. In Danimarca all’inizio di ottobre abbattuti circa 150mila polli in un allevamento. Quasi contemporaneamente nel nord dei Paesi Bassi un altro focolaio con conseguente abbattimento di circa 161mila polli. Segnalazioni del virus H5N1, il sottotipo di aviaria più diffuso, che coinvolge sia il pollame domestico che gli uccelli selvatici, anche in Slovacchia, Norvegia, Portogallo e Regno Unito.

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