Spagna, iniziano le corse dei tori per San Fermino. Gli animalisti: è peccato

“La corrida è peccato”, recita uno dei cartelli esposti stamattina a Pamplona dai difensori dei diritti degli animali, che protestano contro la festa di San Fermino, che inizia domani. Poi dal 7 al 14 luglio, ogni mattina, i tori saranno liberati per le strada della capitale della regione spagnola di Navarra per l’encierro, la corsa di sei tori che per circa 800 metri attraverseranno i vicoli della parte vecchia della città con punto di arrivo la plaza de toros. Qui vengono liberate delle giovani vacche, gli intervenuti si “divertono” a toreare e a circondare i tori che nel pomeriggio saranno uccisi durante la corrida.

La protesta di People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) e Anima Naturalis a Pamplona. (Ph. ANDER GILLENEA / AFP)

 

DURANTE L’ENCIERRO NON E’ RARO CHE SCORRA IL SANGUE DEI PARTECIPANTI

Ma non è raro che il sangue scorra anche durante l’encierro, che si svolge alle otto del mattino, ha una durata media tra i tre e i quattro minuti ed è molto pericoloso per le persone che vi prendono parte. Le migliaia di partecipanti corrono insieme ai tori nelle strette stradine pavimentate, rischiando di essere incornati o schiacciati dagli animali spaventati dalla folla urlante. Quasi quotidianamente vi sono feriti gravi e in alcune edizioni anche recenti c’è scappato il morto. La festa ha origini medievali e proprio come tale è criticata dagli animalisti: una cruenta usanza del passato che andrebbe archiviata in tempi moderni. Oggi la protesta in piazza delle associazioni Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) e Anima naturalis che hanno ricordato alla cattolicissima Spagna che “las corridas de toros son pecado”.

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AGGIORNAMENTO DEL 7 LUGLIO 2025 – FERITI LIEVI NEL PRIMO GIORNO DI CORSA CON I TORI

Nella città di Pamplona, in Spagna, migliaia di temerari hanno partecipato alla prima delle nove corse dei tori, note come ‘encierros’, che si svolgono durante le famose feste di San Fermín. In migliaia hanno corso per le strade della cittadina per sfuggire alla mandria di tori. Il quotidiano spagnolo El País ha riferito che alcuni sono rimasti feriti lievemente. Non è chiaro se le loro ferite siano state causate dalle corna dei tori o da cadute nella calca. I tori hanno corso lungo le tortuose strade acciottolate dopo essere stati guidati da sei manzi. Fino a 4.000 corridori partecipano a ogni corsa, che si svolge su un percorso di 846 metri e può durare da due a quattro minuti. La maggior parte dei corridori indossa il tradizionale abito composto da pantaloni bianchi, camicia rossa e fazzoletto al collo. Gli esperti cercano di correre proprio davanti alle corna del toro per alcuni secondi, incitando l’animale con un giornale arrotolato. Migliaia di spettatori hanno assistito alla corsa dalle balconate e dalle barricate di legno lungo il percorso. Altri milioni hanno seguito lo spettacolo in diretta televisiva. Il festival è iniziato domenica con il tradizionale ‘chupinazo’, un’esplosione di fuochi d’artificio, dopo la quale i partecipanti si sono spruzzati addosso a vicenda vino rosso o spumante. Sebbene le cornate dei tori non siano rare, molte più persone rimangono contuse e ferite a causa delle cadute e degli scontri tra la folla. I medici accorrono per soccorrere i feriti e trasportare i più gravi in ospedale. Secondo dati non ufficiali, almeno 15 persone sono morte nelle corse dei tori nel corso dell’ultimo secolo. Il giorno più sanguinoso è stato il 13 luglio 1980, quando quattro corridori sono stati uccisi da due tori. L’ultima vittima è stata registrata nel 2009. Il resto della giornata è dedicato al mangiare, al bere, al ballo e all’intrattenimento culturale, comprese le corride in cui gli animali che corrono al mattino vengono uccisi nell’arena da matador professionisti ogni pomeriggio. La festa non è priva di detrattori. Sabato, gli attivisti per i diritti degli animali hanno marciato per Pamplona indossando corna, e con macchie di sangue finto sulla pelle, per protestare contro le corse dei tori di San Fermin. Alcuni hanno esposto cartelli con la scritta ‘le corride sono un peccato’. La festa è stata resa famosa a livello internazionale dal classico romanzo di Ernest Hemingway del 1926 ‘Fiesta’. (LaPresse)

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AGGIORNAMENTO DELL’8 LUGLIO 2025 – SECONDO GIORNO DI CORSE CON I TORI, DIVERSI FERITI

Un 38enne è risultato ferito da un’incornata di un toro durante una delle tradizionali corse temerarie che caratterizzano la festa di San Firmino a Pamplona, in Spagna. Lo si apprende dal bollettino ufficiale diramato dai servizi sanitari. Nella stessa corsa, la seconda delle otto previste in questa edizione 2025 di San Fermino, altri sei partecipanti hanno subito contusioni. L’entità della ferita per cornata e delle contusioni al momento non è stata resa nota ufficialmente. Secondo l’agenzia Efe, l’uomo raggiunto dall’incornata è stato colpito all’altezza di un’ascella. Come ogni anno, una dei principali eventi di questa festa tradizionale, vissuta con molta partecipazione dagli abitanti di Pamplona e da turisti e appassionati, è proprio quello dei cosiddetti ‘encierros’: ovvero le corse in cui, lungo un percorso prestabilito, una mandria di tori viene lanciata a tutta velocità e decine di persone vi si mettono davanti, cercando di schivarli. Nella corsa di stamattina, sono stati impiegati tori dell’allevamento Cebada Gago, situato in provincia di Cadice. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 9 LUGLIO 2025 – TERZO GIORNO, ANCORA UN FERITO PER UN’INCORNATA

Un 25enne è risultato ferito a una coscia da un’incornata di un toro a Pamplona, durante una delle tradizionali corse della festa di San Firmino, avvenuta stamane: lo riporta il bollettino medico ufficiale delle autorità sanitarie locali. Il giovane, la cui lesione è ritenuta “lieve salvo complicazioni”, è stato sottoposto a una “pulizia ed esplorazione” in sala operatoria e poi è stato ricoverato. Altre due persone hanno invece subito contusioni. Questa persona è la seconda che risulta ferita da un’incornata nell’edizione di San Firmino 2025, dopo che ieri era stato coinvolto in un incidente simile un uomo di 38 anni. Stamattina si è tenuta la terza delle otto corse tradizionali previste, in cui tori sono lanciati a tutta velocità in un percorso cittadino con decine di persone che si collocano al suo interno e cercano di schivarli. (Ansa)
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AGGIORNAMENTO DEL 10 LUGLIO 2025 – QUARTO GIORNO, SETTE FERITI

Sette persone sono rimaste ferite oggi, giovedì 10 luglio, durante la quarta corsa dei tori tra i vicoli della città vecchia di Pamplona, in Spagna. I tori hanno percorso gli 875 metri in 2 minuti e 19 secondi, la tratta più veloce di quest’edizione. Sei feriti sono stati trasportati in ospedale, uno con trauma cranico.

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AGGIORNAMENTO DELL’11 LUGLIO 2025 – QUINTA CORSA, CINQUE CONTUSI

Ancora brividi nelle strade di Pamplona, nel settentrione della Spagna, per il quinto ‘encierro’, le tradizionali corse dei tori lungo il percorso nel centro cittadino, per i festeggiamenti di San Fermin: almeno cinque i contusi e nessun ferito per incornata nella corsa che si è svolta alle 8:00, secondo un primo bollettino medico dei servizi sanitari. I tori dell’allevamento di Jandilla, di Merida, in Estremadura, lanciati a tutta velocità sul percorso tra centinaia di turisti e residenti, che correvano davanti a loro tentando di schivarli, hanno compiuto una corsa rapida in poco più di 2 minuti, travolgendo nel tratto della Estafeta alcuni dei corridori caduti. In cinque sono rimasti feriti per contusioni. Quella odierna è stata la quinta delle 8 tradizionali corse in programma durante le ‘Fiestas’ di San Fermin, rese celebri da Ernest Hemingway, che hanno finora registrato due feriti per incornate: un giovane di 25 anni e un uomo di 38 anni. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 12 LUGLIO 2025 – SESTA CORSA, QUATTRO CONTUSI

Almeno quattro persone sono rimaste contuse nel sesto ‘encierro’ le tradizionali corse davanti ai tori lungo il percorso nel centro cittadino di Pamplona, in Navarra, per i festeggiamenti di San Fermin. Nessuno dei ‘mozos’, i corridori, assistiti in ospedale, è stato ferito da incornata, segnala il bollettino medico dei servizi sanitari. La partenza della corsa, prevista alle 8:00, è stata posticipata di un paio di minuti per la caduta di calcinacci da un balcone su alcune persone lungo il percorso gremito, pochi istanti prima del via, per fortuna senza provocare feriti. Protagonisti dell”encierro’ i sei tori dell’allevamento di José Escolar, lanciati a tutta velocità tra centinaia di turisti e residenti, che correvano davanti a loro tentando di schivarli. Hanno compiuto la corsa fino all’arena in quasi tre minuti, poiché uno dei bovini si è staccato dal gruppo, caricando senza conseguenze i corridori.

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