“Cani d’assistenza, libero accesso sui mezzi e nei luoghi pubblici”

“Tra i vari impegni previsti nella legge di bilancio 2025: abbiamo inserito il riconoscimento dei cani d’assistenza”. Lo annuncia la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli in un post su Facebook. “Vogliamo finalmente garantire – spiega – l’accesso libero ai cani d’assistenza sui mezzi di trasporto pubblico e nei luoghi aperti al pubblico, così come già previsto per i cani guida. I cani d’assistenza sono un valido supporto per tante persone con disabilitá e meritano di poter essere trattati con rispetto e dignità visto il compito importante che svolgono”.

CHI SONO I CANI D’ASSISTENZA

Con il termine “cani d’assistenza” – spiega l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie – si indicano tutti i cani che assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune funzioni che l’individuo con disabilità non può eseguire autonomamente. Si tratta di un termine “ombrello”, che include i cani guida per ciechi e ipovedenti, i cani per sordi, i cani d’assistenza alla mobilità, i cani d’assistenza per disturbi da stress post-traumatico, per l’autismo e i disturbi dello sviluppo, i cani da allerta/risposta medica (cane d’allerta diabete o altre malattie metaboliche, epilessia, ecc.).

ESCLUSI DALL’ELENCO I CANI DA LAVORO

I cani d’assistenza forniscono un supporto costante nella vita della persona con disabilità, sia che la cura del cane sia affidata direttamente alla persona con disabilità in un rapporto continuativo uno ad uno, sia che se ne occupi un’altra persona di supporto, come un genitore o un coniuge. Sono quindi esclusi dall’ambito dei cani d’assistenza i cani da interventi assistiti, i “facility dog”, i cani da supporto emotivo, gli “skilled companion dog” e tutte le altre categorie di cani da lavoro (es. cani operativi nelle Forze Armate e nella Polizia, cani da ricerca in superficie o su macerie, detection dogs, ecc.).

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