La Procura di Pavia indaga, insieme ai Nas di Cremona, sulla nuova epidemia di peste suina che sta interessando gli allevamenti del territorio pavese. Nelle ultime due settimane sono stati individuati sei focolai in altrettanti allevamenti della provincia, con il conseguente abbattimento di circa 34mila maiali. La perdita stimata per le aziende coinvolte sfiora gli 8 milioni e mezzo di euro. Inizialmente si era pensato che il contagio fosse stato provocato dal rinvenimento di carcasse di cinghiali morti. Ma negli ultimi giorni sembra prevalere l’ipotesi che la diffusione del virus sia stata provocata da un’applicazione non rigorosa delle norme di biosicurezza.
IN UN SOLO ALLEVAMENTO SOPPRESSI 20MILA ANIMALI
La Procura e i Nas hanno disposto la realizzazione di uno studio epidemiologico che dovrà chiarire le cause della nuova ondata di peste suina, a distanza di un anno dalla precedente. Un chiarimento che è atteso prima di tutto dalle associazioni agricole della provincia di Pavia, preoccupate per le conseguenze economiche dell’epidemia. In un solo allevamento, a Tromello (Pavia) in Lomellina, sono stati abbattuti 20mila maiali. Confagricoltura, Coldiretti e Cia aspettano di conoscere l’esito dell’indagine e intanto chiedono anche interventi concreti per migliorare la biosicurezza negli allevamenti. (Ansa)
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