Indagine antitrust della Ue su Zoetis per un antidolorifico per cani

La Commissione Europea ha avviato un’indagine per appurare se l’azienda Usa di prodotti per la salute degli animali Zoetis ha violato le regole di concorrenza dell’Ue, impedendo il lancio sul mercato di un nuovo medicinale biologico da parte di un concorrente, che avrebbe dovuto essere usato per trattare il dolore cronico nei cani. Librela di Zoetis è il primo e unico medicinale a base di anticorpi monoclonali approvato in Europa per il trattamento del dolore associato all’osteoartrosi nei cani. Il medicinale viene somministrato mensilmente e offre agli esemplari anziani un sollievo dal dolore. Mentre sviluppava Librela, Zoetis ha acquisito un altro prodotto in fase avanzata di sviluppo per la stessa indicazione, che sarebbe stato commercializzato nello Spazio Economico Europeo (See) da un’altra azienda.

VIOLATE LE REGOLE DI CONCORRENZA NELLA UE?

La Commissione teme che Zoetis possa aver adottato un comportamento esclusivo contrario alle norme antitrust dell’Ue, interrompendo lo sviluppo di questo prodotto alternativo in fase di sviluppo e rifiutandosi di trasferire questo medicinale all’azienda che deteneva i relativi diritti di commercializzazione esclusivi nel See. Se dimostrata, questa condotta potrebbe violare le regole di concorrenza dell’Ue, che vietano l’abuso di posizione dominante. Il caso Zoetis è rilevante perché si tratta della prima indagine formale da parte della Dg Comp su un potenziale abuso relativo alla soppressione di un prodotto in pipeline, che avrebbe dovuto essere commercializzato da un’altra azienda. L’indagine nasce dalla segnalazione arrivata nel novembre 2020 alla Commissione dalla francese Virbac, attiva nella salute animale; nell’ottobre 2021 i funzionari della Dg hanno effettuato un’ispezione a sorpresa nella sede belga di Zoetis.

LE RAGIONI DI ZOETIS: PREOCCUPAZIONI INFONDATE

Zoetis, in una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters, ha detto che la questione si riferiva a un composto sperimentale proveniente da un’acquisizione completata sette anni fa. “Riteniamo che sia l’acquisizione del complesso che la nostra successiva decisione di cessarne lo sviluppo siano state valide, rigorose e legali”, ha spiegato la società per la salute animale controllata da Pfizer. “Anche se non possiamo commentare in dettaglio le specifiche dell’indagine, continueremo a cooperare con la Commissione europea durante tutto questo processo e siamo fiduciosi che si concluderà che qualsiasi potenziale preoccupazione è infondata”. Le azioni di Zoetis sono scese di circa l’1% alla notizia dell’indagine antitrust.

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