Nel fine settimana Costanza, la “mamma” di Milo, ha annunciato su Twitter/X la scomparsa del suo amato gatto. Milo Royalgattin, come si chiamava su Twitter, è stato il protagonista dei tre libri che Costanza Rizzacasa d’Orsogna ha dedicato al gatto diversamente abile con il quale ha vissuto negli ultimi anni. L’autrice, che è anche giornalista del Corriere con la rubrica anti.corpi, condivide molta della sua esistenza sui social network (X e Ig). I suoi followers conoscono la totale dedizione per Milo e la passione che nutre per tutti gli animali e, per estensione, per tutte le cause dei diversi. Milo, che Costanza ha “trovato in strada in una notte di temporale”, soffriva di una condizione lo rendeva incapace di saltare e di muoversi con la grazia che contraddistingue la specie. Ma il suo amore di mamma e scrittrice ha trasformato questa debolezza nella forza di un protagonista che, come ha scritto l’amica Valeria Parrella ricordando Milo, lo renderà immortale.
I grandi personaggi non muoiono mai.
— Valeria Parrella (@ValeriaParrell2) March 24, 2024
LA TRILOGIA DEL GATTO ICONA DELLA DIVERSITA’
La recensione del primo libro “Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare”, pubblicata sulla Domenica del Sole 24 Ore, spiegava come “la favola di Milo si trasforma da storia per bambini a un manuale per adulti: ai primi insegna che il diverso non esiste e non esistono limiti che non possano essere superati con l’impegno e la costanza (e alcuni amici); ai secondi che forse è tempo di guardare oltre i luoghi comuni”. Il secondo della trilogia è stato “Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud” mentre il terzo è “Storia di Milo, il gatto che salvò Plutone”, tutti editi da Guanda. Costanza Rizzacasa d’Orsogna è anche autrice del romanzo “Non superare le dosi consigliate”, incentrato sui disturbi alimentari e le dipendenze, e di “Scorrettissimi. La cancel culture nella cultura americana”, un saggio su uno degli argomenti che preferisce, gli Usa.
Chissà se, riconoscendomi per strada, sul treno, mi chiederanno ancora: “Ma lei è la mamma di Milo?” E mi racconteranno di quanto la loro bambina o il loro bambino abbiano amato i libri di Milo. Io sono la mamma di Milo, lo sarò sempre.
— Costanza R.d'O. (@CostanzaRdO) March 25, 2024
UN PREMIO DI ENPA DEDICATO A MILO
Tra le centinaia di condoglianze social per la perdita di Milo moltissime arrivano dall’estero, dal momento che i libri sono usciti anche in Thailandia e in Corea del Sud con un discreto successo. Tra i personaggi nostrani lasciano un pensiero colleghe e colleghi tra cui Loredana Lipperini, Simona Siri, Francesca Baraghini, Giulia Pompili, Jeanne Perego, Riccardo Chiaberge, Nunzia Penelope, Barbara Sgarzi, Donatella Scarnati, il senatore Ivan Scalfarotto, il fumettista Tito Faraci, il professor Roberto Burioni. Mentre la presidente Enpa Carla Rocchi, che è stata vicino a Costanza nelle ore della perdita, su X scrive: “Abbiamo voluto tanto bene a Milo, gattino coraggioso e speciale, e lo vogliamo ricordare per sempre. Stiamo pensando di istituire un Premio da attribuire ogni anno nel giorno del suo compleanno ad un gatto che lo ricordi. Il Premio Milo. RIP piccolino. Non ti dimentichiamo…”.
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