Animalisti in corteo a Milano contro la violenza sugli animali

“Pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali” e stop alla “sostanziale impunità di cui godono gli autori anche dei più crudeli e ripugnanti delitti contro gli animali”. Gli slogan portati oggi per le vie di Milano da centinaia di animalisti sono anche i cardini della proposta di legge di cui è prima firmataria Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, in corteo oggi con altre associazioni come Oipa, Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente), Animal equality. Dai bastioni di Porta Venezia i sostenitori dei diritti degli animali hanno attraversato il centro della città per arrivare in piazza Scala dove si è conclusa la manifestazione “La legge ignora gli animali”. Prima della partenza c’è stato qualche momento di tensione fra chi stava parlando al microfono e uno dei partecipanti, l’attivista Enrico Rizzi, che urlava e poi ha anche postato il video.

L’IMPUNITA’ PER CHI MALTRATTA E’ UNO DEI MOTIVI DI CRIMINI COSI’ TERRIBILI

Alla manifestazione gli animalisti hanno anche esposto cartelli con scritte come ‘Mangiare animali è peccato’, ‘No alle violenze sugli animali, sì a pene più severe” e ancora “Aron, Grey e gli altri chiedono giustizia” oppure si sono espressi “Contro ogni palio” o ancora hanno indossato orecchini a forma di marca auricolare – come quella che gli animali da reddito portano all’orecchio – con però scritto “Io non sono un numero”. “Abbiamo la possibilità di portare un cambio epocale nel nostro Paese” ha spiegato Brambilla sottolineando che la proposta intende “inasprire le pene per chi maltratta e uccide gli animali” con carcere da due a sei anni per chi uccide gli animali e da due a cinque per chi li maltratta e abbandona. “La sostanziale impunità della quale godono questi delinquenti – ha aggiunto – è uno dei motivi per cui ci sono crimini così terribili”. “Sono milioni gli italiani che chiedono questa riforma del codice penale e io li ringrazio”.

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