New York, addio a Flaco: il gufo in fuga dallo zoo morto contro una vetrata

New York, che si era appassionata alla sua storia metafora di indipendenza e di libertà, dice addio a Flaco, il maestoso gufo reale scappato un anno fa dalla voliera nello zoo di Central Park. Il gigantesco animale (aveva un’apertura alare di quasi due metri) si è schiantato contro un edificio dell’Upper West Side ed è precipitato al suolo. E’ stato trovato per terra e dichiarato morto dai soccorritori, ha detto la Wildlife Conservation Society. Flaco, che avrebbe compiuto 14 anni in marzo, era “evaso” il 2 febbraio 2023 quando un ignoto vandalo aveva aperto un foro nella rete della voliera dove il gufo aveva vissuto quasi tutta la sua vita. Da allora la saga di Flaco, e di come aveva eluso la cattura dei guardiani dello zoo, aveva conquistato innumerevoli newyorchesi che, armati di binocoli e macchine fotografiche puntate al cielo, avevano tentato l’avvistamento. Il gufo, che privilegiava come non fissa dimora i cornicioni delle case e i serbatoi dell’acqua, aveva inizialmente destato preoccupazione: sarebbe stato in grado di sopravvivere in libertà e di nutrirsi autonomamente senza il cibo procurato dai suoi custodi?

UNA VOLTA LIBERO HA INIZIATO A CIBARSI DI TOPI, CHE IN CITTA’ NON MANCANO

La riserva era stata sciolta quando, dopo un paio di settimane di libertà, si era scoperto che Flaco, il cui nome significa “mingherlino” in spagnolo, aveva cominciato a sputare ossa e pellicce: prova che aveva cominciato ad andare a caccia. La notizia aveva ulteriormente alzato la stima dei newyorchesi per il gufo, la cui preda sono risultati i temuti topi che da decenni fanno da padroni in città. I gufi della specie euroasiatica come Flaco possono vivere 40 anni in cattività, ma solo 20 da liberi. Arrivato a Central Park nel 2010 quando aveva appena un anno, Flaco non si era mai allontanato molto dal parco dopo l’evasione – celebre però una sua scorribanda nella notte di Halloween tra East Village, Lower East Side e Upper East Side – e fino a ieri aveva schivato i temuti pericoli tra cui l’ingestione di veleni per topi o la collisione con un veicolo come era accaduto a Barry the Owl, un altro gufo di Central Park morto nel 2021. Flaco non è però sopravvissuto al rischio dell’impatto con le finestre: secondo le stime della National Audubon Society, ne restano vittima ogni anno a New York oltre 230 mila uccelli. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 29 MAGGIO 2024 – I RESTI DI FLACO FINISCONO IN UN MUSEO

I resti di Flaco, il gufo reale evaso dallo zoo di Central Park e morto schiantandosi contro un palazzo dell’Upper West Side dopo un anno di libertà, saranno conservati nel Museo di Storia Naturale di New York, a pochi passi dallo zoo di Central Park dove il maestoso animale aveva vissuto in gabbia la maggior parte della sua vita. Le ali e campioni di tessuto di Flaco diventeranno parte delle collezioni scientifiche del museo, ha reso noto la Wildlife Conservation Society a cui fa capo lo zoo. Non saranno esposti al pubblico, ma “saranno messi a disposizione di scienziati e di artisti che sviluppano immagini a scopo educativo e per il bird watching”. Flaco è morto in febbraio dopo un anno in cui si era fatto amare dai newyorchesi per la sua storia all’insegna della resilienza e della libertà. Il gufo, che aveva quasi 14 anni, era scappato da una voliera dello zoo di Manhattan quando un ignoto vandalo aveva aperto un foro nella rete. Da allora la saga di come aveva eluso la cattura aveva conquistato i suoi concittadini che, armati di binocoli e macchine fotografiche puntate al cielo, avevano tentato l’avvistamento. I gufi della specie euroasiatica come Flaco possono vivere 40 anni in cattività, ma solo 20 da liberi. Arrivato a Central Park nel 2010 quando aveva appena un anno, Flaco non si era mai allontanato molto dal parco dopo l’evasione e fino a fine febbraio aveva schivato i tanti temuti pericoli tra cui l’ingestione di veleni per topi o la collisione con un veicolo. (Ansa)

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