Consentire ai sedicenni di andare a caccia? Animalisti contrari

AGGIORNAMENTO DELLE 14.30 DEL 29 DICEMBRE 2023 – RITIRATA LA PROPOSTA

Dopo le polemiche, Fratelli d’Italia fa un passo indietro sul ddl in Senato per aprire ai sedicenni la caccia consentendo loro di portare legittimamente un’arma a questo scopo. “Su richiesta del ministro Lollobrigida, ho ritirato la proposta di legge a mia firma”, spiega il senatore di Fdi Bartolomeo Amidei. “La proposta ambiva ad una omogeneità normativa delle regole applicate alla attività venatoria in ambito europeo. Purtroppo come sempre, senza entrare nel merito, è divenuto sterile argomento di polemica e il tema dovrà essere più opportunamente trattato in un quadro di revisione complessiva della materia”.

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POST DEL 28 DICEMBRE 2023

Consentire anche ai sedicenni di andare a caccia, e quindi di portare legittimamente un’arma a questo scopo: è l’obiettivo di un disegno di legge presentato al Senato da Bartolomeo Amidei di Fratelli d’Italia. La norma è contenuta nel quinto articolo delle “Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, e punta a consentire “l’attività venatoria ai soggetti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età purché presentino, assieme alla richiesta di autorizzazione alla pratica l’attività venatoria, anche il consenso scritto” dei genitori. In base alla normativa in vigore, per andare a caccia bisogna essere almeno maggiorenni. Nell’abbassare l’età minima per poter richiedere la licenza di porto di fucile, il testo di Aimi prevede comunque che “fino al compimento della maggiore età, i cittadini in possesso di porto di fucile per uso di caccia devono esercitare l’attività venatoria accompagnati da altra persona che abbia conseguito l’abilitazione all’esercizio venatorio da almeno tre anni”.

CRITICA L’ENPA: COSA NE PENSA LA PRESIDENTE MELONI?
“Il disegno di legge che, oltre a sterminare milioni di animali, consente di armare i minorenni per la caccia nel tentativo di risollevare una pratica pericolosa e odiata dagli italiani e di accontentare le lobby degli armieri e del mondo venatorio, rappresenta un attentato all’ordine pubblico e all’incolumità dei cittadini”, dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali. “Nel mirino delle doppiette – sottolinea Enpa – finiscono anche gli italiani poiché la diffusione sempre più capillare delle armi da caccia, voluta dai produttori di armi e spalleggiata da una parte consistente di FdI, porterebbe a una inaccettabile militarizzazione del territorio. Ma, soprattutto, la norma che autorizza i minorenni a sparare avrebbe conseguenze psicologiche pesantissime su adolescenti che, lo ricordiamo, sono ancora in piena formazione. Il via libera alle armi per i minorenni è solo la punta dell’iceberg di un inaccettabile progetto ammazza-animali, un vero colpo di Stato contro la fauna selvatica, peraltro tutelata dall’articolo 9 della Costituzione”. “Cosa pensa Giorgia Meloni, che tanto dice di avere a cuore la sicurezza dei cittadini italiani e il rispetto delle regole, di questo ennesimo colpo di mano?”, si chiede l’associazione.

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