Chieti, catturata a San Salvo la lupa che aggrediva sul litorale

AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2023 – ISPRA: LA LUPA DI SAN SALVO E’ LA RESPONSABILE DEGLI ATTACCHI SUL LITORALE

Le analisi genetiche forensi di Ispra fanno luce sul caso della lupa di Vasto: condotte in meno di tre giorni lavorativi dall’equipe del laboratorio di biologia molecolare di Ispra ad Ozzano dell’Emilia, confermano che la lupa catturata dagli esperti veterinari del Parco Nazionale della Majella la mattina di sabato 23 settembre nei pressi della Contrada Marinelle di San Salvo Marina (Chieti), è la responsabile delle aggressioni avvenute sul litorale abruzzese nei mesi di luglio ed agosto. Le analisi del Dna, effettuate sul campione di sangue prelevato dall’animale dai veterinari del Parco Nazionale della Majella, hanno permesso di ricostruire il suo profilo genetico, una sorta di impronta digitale molecolare unica per ogni individuo, e di confrontarlo con i profili genetici ottenuti dalle tracce di saliva rimaste sulle lesioni alle persone aggredite e con quelli ricavati dai campioni fecali rinvenuti nelle zone vicine al luogo della cattura, abitualmente frequentato dalla lupa. I profili genetici ottenuti dalle diverse tipologie di campioni analizzati, sono risultati identici fra loro, confermando di appartenere inequivocabilmente tutti allo stesso individuo, una femmina di lupo assegnata alla popolazione italiana con una probabilità del 99,8%. (Ansa)

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POST DEL 23 SETTEMBRE 2023

Sono stati almeno una decina i casi di aggressione, da maggio fino a pochi giorni fa, di un animale selvatico a persone a spasso sul litorale abruzzese tra Vasto e San Salvo (Chieti), una zona dove si aggirano sia lupi sia cani vaganti. Dopo mesi di monitoraggio, appurato che si trattava senz’altro di un animale problematico, questa notte è stato catturato in contrada Marinelle di San Salvo (Chieti), dallo staff di veterinari e biologi del Parco Nazionale della Maiella, un lupo femmina adulto, probabile responsabile delle aggressioni. Saranno le indagini genetiche a confermare l’identità dell’animale catturato per attribuirne la correlazione con quello aggressore. La lupa sarà trasferita nell’area faunistica di Pretoro (Chieti).

COINVOLTI ESPERTI NELLA RIMOZIONE DI ESEMPLARI PROBLEMATICI

L’operazione è frutto di un sistema qualificato ed efficace per assicurare la complessa cattura, a garanzia dei cittadini dei due comuni della costa, che tecnici del Parco, con esperienza pluriennale nella rimozione di individui problematici in ambito urbano anche in altre regioni, hanno messo in piedi riuscendo a monitorare i mgovimenti dell’animale, identificarlo e distinguerlo da altri lupi presenti a Vasto e San Salvo. Determinante la compartecipazione di Enti e istituzioni, in primis Regione Abruzzo, poi Comune di Vasto, Corpo delle Guardie Provinciali di Chieti e Gruppo Carabinieri Forestali.

OIPA: TENERE I CANI AL GUINZAGLIO DOVE C’E’ IL LUPO

Da Oipa, dopo la notizia della cattura a San Salvo, un piccolo vademecum per chi abita in zone in cui è presente il lupo: non tenere i cani a catena, come anche previsto dalla legislazione di molte Regioni; evitare di lasciare cibo alla fauna selvatica; tenere di notte gli animali domestici in locali chiusi; evitare di lasciare resti di animali accanto alle case; non lasciare rifiuti organici (placente, carcasse) nelle letamaie e nelle vicinanze di stalle; non lasciare cibo avanzato nelle colonie feline. Nel caso di un incontro ravvicinato con un lupo: parlare ad alta voce e agitare le braccia per allontanarlo; se il lupo è lontano, restare in silenzio e non interferire; non seguire le sue tracce e non disturbarlo; se si è in escursione con il proprio cane, tenerlo al guinzaglio; comportamento da tenere sempre quando si è in un territorio popolato da fauna selvatica. In particolare, il lupo potrebbe attaccare alla vista del cane, considerandolo un avversario.

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