Vuole seppellire il cane nella tomba di famiglia ma in Veneto (ancora) non si può

AGGIORNAMENTO DEL 31 AGOSTO 2023 – UNA TOMBA PER GLI ANIMALI D’AFFEZIONE, PDL IN VENETO

Una proposta di legge regionale per dare in Veneto la “sepoltura rispettosa agli animali di affezione”, come avviene in altre regioni e i Paesi europei, è stata presentata dal consigliere del Pd Jonatan Montanariello. Il testo, di cui è primo firmatario, è stato sottoscritto da tutti i consiglieri del Pd. “Credo sia necessario e urgente – ha detto oggi Montanariello – dare una risposta all’esigenza di molti cittadini che chiedono di essere messi nelle condizioni di dare una corretta e dignitosa sepoltura agli animali d’affezione. Una legge che non riguarda solamente gli animalisti in senso stretto, ma coinvolge tutti i cittadini e tutte quelle famiglie che in casa hanno un animale di compagnia”. La legge consta di quattro articoli che, in ottemperanza alle disposizioni europee e di natura sanitaria vigenti, e nel massimo rispetto della normativa cimiteriale, punta a permettere ad associazioni o privati di destinare a cimiteri per animali degli appezzamenti di terreno recintati, consentendo anche al privato di sotterrare la carcassa dell’animale domestico nel terreno di proprietà. In uno degli articoli si prevede anche la possibilità di tumulare le ceneri dell’animale nel loculo del proprietario o nella tomba di famiglia, senza alcun costo o spesa per le casse pubbliche. Secondo il consigliere dem la legge “supera i problemi o le difficoltà che l’ente pubblico potrebbe avere in materia, senza aprire la strada a una deregulation inaccettabile. Diamo al privato la possibilità di realizzare queste opere, nel rispetto delle norme e delle regole di sicurezza igienico-sanitaria. La questione della sepoltura dignitosa di un proprio animale è sentita in maniera trasversale nella cittadinanza, e la nostra speranza è che attorno a questo progetto di legge si possa realizzare una condivisione più che auspicabile tra tutte le forze politiche, superando ogni divisione, per dare una risposta concreta e chiara ad una esigenza diffusa nella cittadinanza”, ha concluso. (Ansa)

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POST DEL 30 AGOSTO 2023

Nei giorni scorsi una donna di Chioggia, nel veneziano, ha chiesto pubblicamente di poter seppellire il proprio cane nella tomba di famiglia, pratica ancora vietata in Veneto. Il dibattito che è seguito alla richiesta ha visto animalisti entusiasti, politici possibilisti e religiosi a dir poco perplessi. “Sono molto contenta di come stanno procedendo le cose”, dichiara Emanuela Boscolo Marchi. Da quando la richiesta di poter seppellire la chihuahua Kira nella tomba di famiglia “è venuta alla luce, riscuotendo anche grazie agli organi di stampa una buona fetta di notorietà, ho ricevuto tanto appoggio ma anche molte critiche. Sui social le persone si sono un po’ divise, tra chi non capisce questa mia esigenza, a chi ha letto la mia storia e l’ha interpretata in un’altra maniera. Io ci tengo molto alle regole, proprio per questo voglio che la situazione venga legalizzata. So che la strada è ancora lunga ma almeno l’abbiamo imboccata nella giusta direzione”. Da ieri infatti, nel consiglio regionale veneto si sta lavorando ad una legge ad hoc, che permetta – come già avviene in Lombardia e Liguria – la tumulazione degli animali d’affezione nella tomba di famiglia o nel loculo dell’umano di riferimento defunto. Tecnicamente, nelle due regioni dove c’è già la legge, è possibile tumulare, dopo cremazione e in un’urna separata, le ceneri degli animali da compagnia nella tomba o nel loculo del padrone o nella tomba di famiglia su richiesta o per volontà del defunto o dei suoi eredi. “Noi abbiamo questo spazio disponibile – spiega all’Adnkronos la signora Boscolo Marchi – non togliamo nulla a nessuno. E allora perché non possiamo seppellire la mia Kira nella tomba di famiglia? So che in qualche regione la legge c’è e allora mi sono detta, perché non vedere come procedere qui in Veneto? Mia nipote ha contattato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla (che dice di essere “al lavoro per una legge nazionale”, nd24z) per avere un po’ di supporto, poi ci siamo recati nel nostro comune”.

PER IL PRETE “E’ ECCESSIVO, L’ANIMALE E’ CONSIDERATO PIU’ DI UN FIGLIO”

L’iter però, si è rivelato piuttosto lungo e complesso. “All’inizio ci hanno risposto di scrivere una mail, alla fine siamo riuscite a prendere un appuntamento al comune. Ci hanno spiegato anche che in realtà una bozza, un progetto di legge già c’era, ma non si era mai concretizzato. L’iter è stato lungo: le persone da chiamare tra i Consiglieri regionali erano davvero tante, insomma, all’inizio è stato difficile. In quel momento però ci è venuta in aiuto anche la stampa, mia nipote ha contattato un giornale di Venezia e da lì è partito tutto. Ora sono molto più tranquilla, spero che la legge sia approvata anche qui in Veneto e mi piacerebbe che un giorno anche nel nostro piccolo comune, così come nelle città più grandi, si costruisca un cimitero per gli animali, per poter facilitare la sepoltura dei nostri amici a quattro zampe a chi non ha spazio nella tomba di famiglia”. Tra i contrari c’è don Mirko Dalla Torre, responsabile per il Triveneto della pastorale dei circhi, nonché autore del libro ‘Gli animali del Circo – diritti animali e responsabilità dell’uomo’. “Non voglio entrare troppo nel merito, visto che qui c’è pura teologia mentre io sono un pastoralista, comunque credo che nasca tutto dal modo in cui l’uomo considera l’animale. Arrivare alla sepoltura nella tomba di famiglia a me sembra eccessivo. Nella società odierna, però, l’animale per alcune persone è considerato più di un figlio. Del resto – prosegue don Mirko Dalla Torre – è molto più facile gestire un animale da compagnia rispetto che un figlio: il primo fa più o meno tutto quello che vuoi tu, riconoscendo nell’uomo l’alfa del branco. Un figlio, ahimè, va educato, con tutto ciò che questo comporta”.

Su 24zampe: Liguria, le ceneri di cani e gatti nella tomba del padrone (2020)

Su 24zampe: Animali d’affezione e padroni nella stessa tomba in Lombardia: è legge (2019)