AGGIORNAMENTO DEL 7 APRILE 2023 – I RILIEVI AUTOPTICI CONFERMANO: ANDREA AGGREDITO E UCCISO DA UN ORSO
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POST DEL 6 APRILE 2023
E’ stato trovato morto in un bosco della val di Sole, forse ucciso da un animale selvatico, il runner che ieri pomeriggio non ha fatto rientro a casa. Si chiamava Andrea Papi, 26 anni. Sono in corso accertamenti a Caldes dove nella notte il corpo dell’uomo è stato trovato. I carabinieri, la scientifica e le autorità investigative stanno effettuando i rilievi, operazione che sta coinvolgendo anche i forestali della Provincia. Tra le ipotesi al vaglio infatti anche quella legata all’aggressione da parte di un animale selvatico. Inevitabile considerare, tra queste, l’incontro con l’orso Mj5, che ha aggredito nelle stesse zone un escursionista all’inizio di marzo e del cui abbattimento si è tanto discusso in quest’ultimo mese. Sul posto si è recato anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti assieme al dirigente della protezione civile Raffaele De Col.
TROVATO NELLA NOTTE GRAZIE AI CANI MOLECOLARI
L’uomo è uscito di casa nel pomeriggio per un’abituale sessione di allentamento, dirigendosi sopra l’abitato di Caldes. Il mancato rientro a casa ha messo in allarme la compagna, che ha segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine. Le ricerche sono iniziate nella serata di ieri da parte dei carabinieri della compagnia di Cles, con le unità cinofile, e i vigili del fuoco volontari della zona. Nella notte la scoperta del corpo grazie ai cani molecolari. Attualmente sono in corso i rilievi della scientifica, mentre il personale del Corpo forestale del Trentino è sul posto in attesa di indicazioni da parte degli investigatori. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, sta incontrando i sindaci della val di Sole e gli esponenti della Comunità di valle. (Ansa. Nella foto in alto, Andrea Papi in una foto tratta dal suo profilo Facebook e la zona del ritrovamento del corpo)
AGGIORNAMENTO – OIPA: PIU’ CAUTELA NELL’IMMAGINARE IL POSSIBILE RESPONSABILE
Nell’esprimere cordoglio alla famiglia del runner morto mentre si allenava in montagna in Val di Sole, nella Provincia autonoma di Trento, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) fa al contempo notare che è scorretto diffondere notizie non accertate. A chi dà per certo che il giovane sia stato vittima di un animale selvatico, “alcuni affermano addirittura sia stato l’orso MJ5”, l’Oipa osserva che “fare un’affermazione senza le prove significa dichiarare qualcosa come vero senza fornire alcuna evidenza o sostegno per tale dichiarazione. Questa è una pratica scorretta poiché può portare alla diffusione d’informazioni errate, ma purtroppo è quel che sta accadendo e si stanno rinfocolando strumentalmente le pretese di chi vorrebbe fare strage dei grandi carnivori, orsi e lupi, già nel mirino di politici e dei loro bacini elettorali non propriamente rispettosi della vita animale”. “Quando si fa un’affermazione, si dovrebbe essere in grado di fornire prove o basi solide per supportare ciò che si sta dicendo”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Aspettiamo gli esiti degli opportuni esami ma in ogni caso invitiamo politici, residenti e categorie produttive a una maggiore precauzione nell’esprimere certezze, quando non ve ne sono. Occorre ricordare che esiste sempre un modo per convivere serenamente con gli animali che vivono nel loro habitat. Altre Regioni lo dimostrano. Le istituzioni mettano un maggiore impegno nella diffusione d’informazioni utili a tal fine e attivino, con le categorie produttive, misure di salvaguardia nel rispetto della vita animale, tutelata dall’articolo 9 della Costituzione”, si legge in una nota dell’Oipa. (Ansa)
AGGIORNAMENTO – IL SINDACO DI CALDES: VICINI ALLA FAMIGLIA – DOMANI L’AUTOPSIA
”La vera vittima in questo momento è la famiglia. Capisco la risonanza mediatica, ci son aspetti legati all’ipotesi orso che scatenerebbero delle questioni importanti, ma dietro a tutto questo c’è la famiglia, è rimasta un po’ sola. E’ una tragedia che colpisce loro ma anche la comunità. Siamo piccole comunità, paesini di montagna, con 400 abitanti, dove ci si conosce tutti. Lui era un ragazzo gioviale e sempre disponibile”. Lo ha detto il sindaco di Caldes Antonio Maini sul giovane runner trovato morto nei boschi di Caldes, in Trentino, forse ucciso da un orso. ”In questo momento ci sono le verifiche e gli esami da parte delle autorità competenti e domani ci diranno cosa è successo. Siamo in attesa di avere delle risposte, prima di allora qualsiasi presa di posizione è inopportuna”. Quanto alle polemiche ”non le voglio proprio commentare. Sono persone lontane, non conoscono le nostre zone, le nostre modalità di vivere la montagna”. Il sindaco racconta di aver ”seguito tutte le operazioni da ieri sera, minuto per minuto. Sono andato con i Carabinieri ad avvertire la famiglia, i genitori e la sorella. Ho cercato di stare loro vicino”. Quanto alle operazioni ”c’è stato un dispiegamento di forze efficientissimo, hanno fatto un ottimo lavoro che purtroppo non ha portato il risultato che ci aspettavamo”. (Adnkronos)
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