Più tonno ma meno gamberi e anguille: la Ue taglia i giorni di pesca

Per proteggere gli stock demersali – le specie ittiche che vivono nei pressi dei fondali – i ministri dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles hanno preso alcune decisioni riguardanti l’attività di pesca 2023 nel Mar Mediterraneo, nell’Atlantico, nel Mare del Nord e nel Mar Nero. E’ stato deciso un aumento della quota per il tonno rosso ma anche una riduzione per quella del gambero di profondità e dei giorni di pesca per i pescherecci da traino, con meccanismi di compensazione per le imprese, il divieto di pesca ricreativa e il prolungamento da tre a sei mesi della chiusura per qualsiasi attività commerciale di pesca dell’anguilla.

RIDOTTO DEL 3% IL LIMITE PER GLI STOCK DI GAMBERI

E’ stato deciso di ridurre del 7% lo sforzo (giorni in mare) di pesca per i pescherecci da traino nel Mediterraneo occidentale per proteggere gli stock demersali, da detrarre sullo sforzo 2022. Si continuerà a utilizzare il meccanismo di compensazione che assegna il 3,5% di giorni aggiuntivi ai pescherecci che rispettano condizioni specifiche. I ministri hanno inoltre concordato di ridurre del 3% i limiti massimi di cattura per gli stock di gambero viola e rosso e di gambero rosso gigante in Corsica, Mar Ligure, Mar Tirreno e Sardegna. (nella foto Stefano Rellandini/Afp il mercato del pesce di Rungis, a sud di Parigi)

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