Cinghiali entrano in un asilo, paura in Abruzzo ma nessun ferito

Paura e scompiglio in una scuola dell’infanzia a Bussi sul Tirino (Pescara) dove questa mattina una famiglia di quattro cinghiali, con due cuccioli, ha fatto irruzione nella struttura rompendo la recinzione del giardino. L’animale più grande, poi, si è scagliato contro il vetro di una porta d’ingresso e in pochi attimi si è ritrovato all’interno di in un’aula. Nel panico generale, con i bimbi che saltavano sui banchi e urlavano, le maestre e il cuoco sono riusciti a mettere tutti in salvo e a far allontanare l’animale che, non meno impaurito di loro, nel frattempo aveva travolto banchi e sedie. “Il cinghiale più grande – racconta una maestra – ha sfondato il pannello di una porta, poi ha fatto un giro dentro la scuola, ha sfondato un altro pannello ed è entrato nell’aula. E’ stata una situazione difficile, ma tutto si è risolto brillantemente, i bimbi sono illesi. L’insegnante nella classe ha sbattuto contro un armadietto urtato dal cinghiale, ma non si è fatta nulla. Io ero in un’altra aula con altri alunni, e facevo entrare i bambini man mano che scappavano dall’aula dove si aggirava il cinghiale”. “Una volta arrivato – racconta il cuoco – ho visto i bambini che si arrampicavano sui banchi, altri che si nascondevano sotto. Io li prendevo uno a uno e dalla porta dell’aula li passavo alla bidella, poi ho aperto la porta di sicurezza e per fortuna il cinghiale, sbattendo la testa qua e là spaventato, alla fine è uscito. Certo nessuno si aspettava una cosa del genere. E stavolta è andato tutto bene. Speriamo non succeda più”.

IL SINDACO SI LAMENTA DELLE LEGGI SULL’ABBATTIMENTO DEGLI UNGULATI

A scuola, in una zona periferica del paese a due passi da un bosco, sono arrivati i Carabinieri Forestali, i Vigili del Fuoco e il sindaco Salvatore Lagatta, poi i genitori, per riportare a casa i piccoli dopo averli tranquillizzati. “Quando sono arrivato la famiglia di cinghiali si era già allontanata. Ho incontrato i bambini e ho parlato con loro, mi hanno raccontato del cinghiale, erano più che altro emozionati per aver vissuto un’avventura. Solo un paio, all’arrivo dei genitori, si sono messi a piangere” dice il sindaco che ha emesso un’ordinanza per lavori di somma urgenza nella scuola, ora chiusa. “Oggi stesso cominciamo i lavori per rafforzare la recinzione”. Una recinzione che insiste su un muro parzialmente crollato e sul quale il Comune, lamenta il sindaco, non ha potuto finora fare interventi perchè proprietà di un privato. “Per questa scuola – spiega – abbiamo 780mila euro in un progetto in fase di approvazione”. Il problema vero, continua il sindaco, sono le leggi attuali sull’abbattimento dei cinghiali. “Qui in paese gli avvistamenti di cinghiali sono giornalieri. Ci sono cacciatori delegati all’abbattimento, ma la battuta deve essere fatta con l’obiettivo di far allontanare questi animali dal centro abitato. E’ un servizio da rafforzare e laddove non dà frutti bisogna trovare altre soluzioni”. Per Coldiretti Abruzzo “i branchi di cinghiali sono diventati una emergenza sociale che nuoce all’economia agroalimentare ma anche alla sicurezza delle persone. Quello che è accaduto a Bussi sul Tirino, che è gravissimo, purtroppo conferma un allarme di cui si parla da troppi anni senza soluzione”. (foto d’archivio)

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  • Dario |

    In aggiunta…
    Certo che se a columbine fossero stati cinghiali….

  • Dario |

    Forse spaventati da qualcosa o qualcuno, Cacciatori? Bracconieri? Certo non sono andati a scuola per apprendere l’abbecedario.
    Ps: che BRUTTA la pubblicità del buondì motta!

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