Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della “Sfattoria degli Ultimi”, annullando l’ordine dell’Asl di abbattimento dei suini e cinghiali, adottato l’8 agosto scorso ai fini di controllo e prevenzione dell’epidemia di peste suina africana. Lo comunica il Tar in una nota. L’ordine di abbattimento dei suidi è stato ritenuto illegittimo in quanto la Asl avrebbe dovuto previamente valutare la possibilità di riconoscere alla struttura una deroga (all’abbattimento) giustificata dal fatto che essa è destinata concretamente a “rifugio per animali in difficoltà”, considerando anche il possibile “elevato valore culturale o educativo ai sensi dell’articolo 13 del regolamento delegato UE 2020/687”.
“Il TAR definitivamente pronunciando sul ricorso lo accoglie. L’ordine di abbattimento impugnato deve essere annullato”. Vittoria, maiali e cinghiali della #SfattoriadegliUltimi sono salvi! @LAVonlus orgogliosa di aver contribuito. Battuti @ASLRoma1 @RegioneLazio @MinisteroSalute pic.twitter.com/dqC9p5BE8r
— Gianluca Felicetti (@glfelicetti) October 10, 2022
L’ASL DOVRA’ RIESAMINARE LA SITUAZIONE
Il parere del Ministero della salute – Commissario straordinario per la peste suina, pervenuto successivamente alla notifica dell’ordine di abbattimento, contrario al riconoscimento della deroga, ad avviso del Tar “non è supportato da un’adeguata istruttoria e non è correttamente motivato”. L’Asl, pertanto, dovrà riesaminare la situazione dopo avere effettuato gli approfondimenti ritenuti necessari dal Tar. (Ansa)
Su 24zampe: “Operazione Pettirosso”: in Lombardia carabinieri contro il bracconaggio