Il Papa: c’è chi preferisce i cani ai figli, affetto senza problemi. Enpa: sbaglia

AGGIORNAMENTO DEL 12 MAGGIO 2023 – IL PAPA SCONTENTA ANCORA GLI AMANTI DEGLI ANIMALI

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POST DEL 26 AGOSTO 2022

Papa Francesco torna a parlare di animali domestici e le sue parole fanno discutere una volta di più. A proposito dell'”inverno demografico” che interessa l’Europa, Bergoglio ha detto che le famiglie “invece dei figli preferiscono avere cani e gatti: è l’affetto programmato, un affetto senza problemi”. Per il Papa “l’inverno demografico europeo è un problema umano è anche patriottico”. “Per favore aiutate le famiglie ad avere figli”, ha ammonito ancora una volta ricevendo in udienza le suore Canossiane. Subito l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) scende in campo per commentare le parole del Papa: “Persevera: anche oggi ha ribadito una competizione inesistente tra figli e animali domestici”, proprio nella Giornata mondiale del cane. “Non è la prima volta che Francesco contrappone gli animali ai figli. E sbaglia – osserva l’Enpa – come ha rivelato a maggio il Rapporto Eurispes 2022, a possedere animali di affezione in casa sono soprattutto le coppie con i figli con il 37,8%, seguite dalle famiglie di monogenitori con figli con il 36,5%”.

LA PROTEZIONE ANIMALI DURA CON LE PAROLE DI FRANCESCO: “PERSEVERA NELL’ERRORE”

“Il Pontefice persevera nell’errore – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – e finisce per ridicolizzare le famiglie con figli e animali e perfino tutti quei bambini che ricevono affetto da cani e gatti. Perché le famiglie che si rivolgono ai nostri rifugi e ai nostri volontari sono tantissime e hanno spesso figli. L’amore per gli animali è un valore in sé, assoluto. Non c’entra avere o non avere i figli, che, come confermano i dati dell’Eurispes non rappresentano un ostacolo. Ed è logico – aggiunge Rocchi – perché per prendersi cura di un animale serve la propensione a donare amore, tempo e dedizione. Gli animali sono una gioia immensa e richiedono costanza e impegno, noi lo diciamo sempre a chi si rivolge a noi per adottarli. Ed è piuttosto naturale che le stesse persone che hanno questa predisposizione e generosità nell’accogliere un animale sono le stesse che hanno scelto di cambiare la loro vita per diventare genitori, affrontando mille sacrifici e andando incontro ad altrettante gioie”. (immagine d’archivio)

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  • Guido Minciotti |

    Grazie del suo commento, Giancarlo. Questo è un blog di informazione, mi sforzo di non giudicare nessuno ma senz’altro sbaglierò. Saluti gm

  • Giancarlo |

    Sta di fatto che noi siamo l immagine di Dio, per cui va bene amare gli animali, ma le persone vengono prima!!!! Lei chi aiuterebbe, un gattino affamato o un bambino affamato? Invece di criticare poi i sacerdoti, guardi prima dentro sé stesso ed impari prima a giudicare la sua persona, poi gli altri. Se poi lei è migliore dei sacerdoti, sarà Cristo Re a stabilirlo, ma nutro qualche dubbio data la sua presentazione

  • Antonio |

    Ben detto, papa Bergoglio! Il fanatismo irrazionale e morboso verso queste due specie, come non esistessero altre specie viventi su questo pianeta, sta catturando tanti buonisti che distogliendosi da aiutare IL PROSSIMO si rivolgono alle bestie! Non se ne può più di tutti questi EGOISTI animalari inselvaggiti e lerci… quando questa “moda” finirà, chissà se capiranno…!

  • Angela Rizzoli Genovesi |

    Ottimo il giudizio espresso dalla presidente dell’Enpa Carla Rocchi. Il papà ha sbagliato a mettere in assurda competizione l’amore per i figli e l’amore per gli animali d’affezione cani ,gatti e altri .Proprio lui che ha scelto di chiamarsi Francesco traligna vistosamente e imperdonabilmente dal sentiero tracciato dal santo patrono della nostra nazione ,che con gli animali parlava addirittura. Sono contenta di non essere cattolica.

  • Carlo |

    il papà non ha letto bene la bibbia Dio prima degli uomini creo gli animali che sono l espressione della pura anima è per questo che si chiamano anima …lì x li è l anima in equilibrio con la natura mente i sacerdoti delle varie religioni vanno benedire le armi e non sanno cos’è il vero senso del bene universale. Ricchi nelle veste del signore che predicono la povertà ma sono poveri di spirito perché non hanno anima

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