AGGIORNAMENTO DEL 14 AGOSTO 2022 IN CODA – ALTRI TRE CASI NELL’ASTIGIANO
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POST DEL 7 AGOSTO 2022
Una cinquantina di vacche morte in pochi minuti, per ragioni ancora ignote. È accaduto a Sommariva Bosco, nel cuneese in Piemonte, alla mandria di bovini dell’allevatore Giacomino Olivero. Gli animali erano al pascolo quando una trentina di capi sono caduti a terra, morti quasi in contemporanea. In pochi altri minuti la stessa sorte è toccata a un’altra ventina di vacche, sotto gli occhi del proprietario.
L’IPOTESI DEL VETERINARIO: INTOSSICATE DAGLI ALCALOIDI DEL SORGO
Le prime ipotesi del veterinario, intervistato dalla Tgr Piemonte, collegano il decesso degli animali agli alcaloidi del sorgo, sostanze velenose sviluppate dalle piante del cereale seminate dal pastore e che le vacche stavano brucando. Il danno stimato dall’allevatore è di oltre 150mila euro ma anche per la razza piemontese-sommarivese, conosciuta in tutta Italia, è un duro colpo, dicono i concittadini al Tgr (qui sotto il link al Tg, la notizia intorno al quinto minuto).
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AGGIORNAMENTO DELL’8 AGOSTO 2022 – I DETTAGLI DELL’ACCADUTO – LE VACCHE ERANO TUTTE GRAVIDE
La causa della morte delle cinquanta vacche al pascolo a Sommariva Bosco (Cuneo) sembra proprio essere il sorgo. Il cereale, a causa della siccità, avrebbe sviluppato alcune tossine trasformandosi in un veleno. I capi (oltre 160) sabato mattina erano stati portati in un terreno di proprietà poco distante dalla stalla. “È stato uno strazio. Vedevi le vacche boccheggiare e morire” ha raccontato l’allevatore al quotidiano La Stampa. Le vacche morte erano tutte gravide. Sono intervenuti poi il veterinario dell’azienda agricola e quello dell’Asl Cn2 che, con l’aiuto di vicini e amici, hanno permesso di salvare altri 30 capi, grazie a flebo. Dall’Istituto zooprofilattico hanno spiegato che alcuni tipi di sorgo, se giovani, in condizioni di forte siccità possono sviluppare sostanze tossiche, tra cui l’acido cianidrico, letale per bovini e ruminanti in genere. Sono in corso le analisi sulla piante ingerite dalla mandria e sulle carcasse. Elia Dalmasso, cuneese, da poco nominato presidente Ara Piemonte e Liguria (associazione allevatori, riunisce 6.300 aziende nelle due regioni, oltre un milione di capi di cui 300mila di bovini di razza piemontese) commenta così: “Un fatto inaspettato che ci ha colpito tutti. Gli allevatori sanno che sorgo e mais, se sotto stress idrico, possono produrre tossine: lo sa bene chi alleva vacche da latte. Nessuno però si aspettava un esito così grave”.
VACCHE STECCHITE
— Nicola Bressi (@Nicola_Bressi) August 8, 2022
Le mucche possono morire improvvisamente mangiando Sorgo?
Purtroppo sì.
Pur essendo un cereale del futuro (nelle sue varietà genetiche si adatta a siccità e terreni poveri, ed ha molteplici usi alimentari e industriali) il Sorgo (Sorghum vulgare/bicolor)
1/2 https://t.co/QcyYdl5WKF
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AGGIORNAMENTO DELL’8 AGOSTO 2022 – COLDIRETTI INVITA A NON FARE ALLARMISMI
Coldiretti Cuneo spiega che sull’ipotesi di intossicazione da sorgo, pianta erbacea che le vacche di Sommariva Bosco (Cn) stavano brucando, “si è ancora in attesa degli esami tossicologici dell’Istituto Zooprofilattico sulle carcasse degli animali: qualsiasi considerazione di natura tecnico-agronomica è prematura”. Secondo Coldiretti, “prima di giungere a considerazioni affrettate consigliamo di attendere i risultati delle analisi svolte da Istituto Zooprofilattico e Asl Cn2, specialmente per fornire eventuali indicazioni utili ad altri allevatori”. Il direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu aggiunge: “È inutile creare allarmismi, che non aiutano l’azienda agricola, e rischiano ulteriormente di abbattersi sul comparto zootecnico già duramente provato da rincari e costi di produzione”.
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AGGIORNAMENTO DEL 14 AGOSTO 2022 – ALTRI TRE CASI NELL’ASTIGIANO
Dopo la morte delle cinquanta vacche a Sommariva Bosco (Cuneo) per presunto avvelenamento da sorgo, anche nell’Astigiano si è avuta notizia della morte improvvisa di tre mucche al pascolo. Lo rende noto Domenico Viarengo dell’azienda agricola Cascina Boba di Asti: “Purtroppo ieri è successo anche a noi pascolando il solito prato stabile. Nell’arco di cinque minuti – riferisce – tre vacche sono morte, altre quattro sono state salvate grazie all’intervento tempestivo del veterinario aziendale”. Gli animali sono stati trasportati all’Istituto zooprofilattico di Cuneo per capire la motivazione della morte, “in quanto – dice l’allevatore – nel prato erano assenti erbe tossiche come sorgo o sorghetta”. (Ansa)
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