Onu: il traffico di specie selvatiche vale fino a 199 miliardi di dollari

Il commercio illegale di animali, pesci selvatici e piante vale fino a 199 miliardi di dollari all’anno: si tratta del terzo mercato illegale dopo il traffico di esseri umani e la droga e spesso spinge le specie oltre i loro limiti: è il parere del comitato scientifico dell’Onu per la biodiversità (‘Intergovernmental Platform on Biodiversity and Ecosystem Services’, Ipbes). Nel suo ultimo rapporto l’Ipbes afferma che la promozione dell’uso sostenibile della natura e lo stop allo sfruttamento eccessivo è “fondamentale per invertire la tendenza globale al declino della biodiversità”.

SERVE UN USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI

E invece, la Terra è sulla buona strada per perdere il 12% delle sue specie di alberi selvatici, oltre mille specie di mammiferi selvatici e quasi 450 specie di squali e razze, tra gli altri danni irreparabili. Gli esseri umani usano regolarmente circa 50mila specie selvatiche e una persona su cinque dipende da quelle specie per cibo e reddito, afferma il rapporto. “È essenziale che quegli usi siano sostenibili perché hai bisogno che siano lì per i tuoi figli e nipoti. Quindi, quando gli usi delle specie selvatiche diventano insostenibili, è dannoso per la specie, è dannoso per l’ecosistema ed è dannoso per le persone”, ha detto all’Associated Press la co-presidente del rapporto Marla R. Emery degli Stati Uniti. (nella foto in alto materiale sequestrato e depositato in una dogana Usa)

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