Tre tigri di Sumatra in pericolo di estinzione sono morte dopo essere finite, sembra accidentalmente, in trappole per cinghiali sull’isola di Sumatra, in Indonesia. La specie è sotto minaccia ed è inserita nella Lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura: il loro numero si stima sia sceso a circa 400 esemplari. Le autorità hanno detto lunedì che una femmina e un maschio di tigre sono stati trovati morti domenica con ferite alle gambe causate da una trappola vicino a una piantagione di olio di palma nell’Aceh orientale, distretto della provincia di Aceh. Il corpo di un’altra femmina di tigre è stato trovato ore dopo a poche centinaia di metri di distanza, con una trappola ancora conficcata nel collo e nelle gambe quasi mozzate. Un’autopsia da parte di un team di veterinari determinerà le cause della morte delle tigri.

(Photo by Indonesian police / Afp)
LA CRISI DOPO LA PANDEMIA HA FATTO AUMENTARE IL BRACCONAGGIO
Nella zona intorno alle tigri morte sono state trovate diverse trappole utilizzate per catturare i cinghiali negli allevamenti. Le usano gli agricoltori nel tentativo di fermare gli ungulati che distruggono i raccolti. Non mancano, sempre nella stessa zona, bracconieri che usano trappole per uccidere la fauna selvatica in via di estinzione per scopi economici. Inoltre, secondo i conservazionisti la pandemia di coronavirus ha portato a un aumento del bracconaggio, dal momento che gli abitanti dei villaggi ne hanno bisogno per integrare i redditi ridotti. Secondo la legge indonesiana sulla conservazione delle risorse naturali e degli ecosistemi, coloro che uccidono intenzionalmente animali protetti rischiano fino a cinque anni di carcere e una multa di 100 milioni di rupie, pari a circa 6.500 euro.
Su 24zampe: Chieti, sulla strada 164 creati sottopassi per salamandre e anfibi
Su 24zampe: In Messico barca si scontra con una balena, cinque turisti feriti