AGGIORNAMENTO DEL 21 MARZO 2022 – LA FARNESINA SEGUE LA SITUAZIONE DI CISTERNINO
La Farnesina segue con la massima attenzione la situazione del connazionale Andrea Cisternino, che gestisce un centro per la protezione degli animali abbandonati vicino a Kiev. In particolare, nel contesto delle attività in corso per assistere gli italiani che ancora si trovano in Ucraina, l’Unità di Crisi, in raccordo con l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, si è attivata per facilitare, tramite contatti con le Autorità locali, l’arrivo di cibo e medicinali veterinari. Il ‘Rifugio Italia Kj2′ di Kiev, fin dalla sua apertura, 10 anni fa, è in contatto con la nostra Ambasciata, che ne riconosce le attività e che negli anni ha sostenuto nei rapporti con le autorità locali. La struttura, a nord di Kiev, si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord. L’Ambasciatore Zazo aveva visitato il centro prima dell’inizio delle ostilità. La possibilità di fare giungere viveri nell’area è legata ad una sospensione dei combattimenti da parte dei belligeranti. (Ansa)
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POST DEL 20 MARZO 2022
“Siamo senza acqua né cibo da più di 24 ore, aiutateci”. E’ l’allarme lanciato da Andrea Cisternino, ex fotografo romano che ha fondato a nord di Kiev il rifugio per animali ‘Rifugio Italia KJ42′, attraverso un messaggio inviato ieri al giornalista freelance Claudio Locatelli che si trova nella capitale ucraina. “Mi trovo all’interno del rifugio con quattro persone, di cui tre donne, e 453 animali di tutte le specie – ha scritto -. Siamo senza acqua da più di 24 ore, senza cibo per animali e umani. Chiediamo aiuto”. Cisternino si trova nel territorio occupato dall’esercito russo e – come spiega Locatelli in un video – “si trova senza acqua né cibo da 48 ore. Sono riusciti a recuperare l’acqua non potabile di un pozzo lì vicino, ma rischiano di morire di fame e di sete”.
L’AMBASCIATA SEGUE IL CASO MA PER ORA E’ DIFFICILE RAGGIUNGERLO
Per salvarlo – sostiene ancora – occorrerebbe far arrivare soccorsi con la Croce Rossa, ma è necessario che ad attivarla sia il governo ucraino e per questo il giornalista chiede l’intervento della Farnesina. In alcune interviste rilasciate ai media italiani nelle scorse settimane, Cisternino aveva spiegato di non voler lasciare il rifugio e di essere pronto a morire con i suoi animali. Oggi sui social si moltiplicano gli appelli per cercare di trovare una soluzione e portare in salvo Cisternino. “Sappiamo della sua situazione e seguiamo il caso”, spiega l’ambasciata italiana a Kiev ma, allo stesso tempo, si fa notare come la collocazione dell’italiano sia al momento difficilmente raggiungibile.
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