Eli Roth e il film sulla mattanza degli squali: “E’ la mia battaglia”

“Tra dieci anni potrebbe essere troppo tardi, i nostri figli meritano un mare migliore”. In un momento in cui i temi ambientali sono sempre più al centro del dibattito politico e sociale, Eli Roth (Il giustiziere della notte – Death Wish, Il mistero della casa del tempo), regista, attore e produttore statunitense di culto, ha scelto l’Ischia Global Film e Music Festival per presentare, eccezionalmente sul grande schermo, il suo ‘FIN – la Mattanza degli squali’ (disponibile su Discovery plus). Leonardo DiCaprio e Nina Dobrev sono tra i produttori esecutivi di un opera sconvolgente che denuncia il massacro e l’imminente l’estinzione degli squali, animali che Roth definisce ‘timidi e intelligenti’ oltre che indispensabili per l’equilibrio dell’ecosistema marino. “Questa volta l’horror – dice – è reale”. Il film è stato premiato con il Docu Ischia Award al festival prodotto da Pascal Vicedomini che dedica proprio alla salvaguardia del mare la sua 19edizione, in partnership con l’associazione Marevivo.

IL REGISTA: “IL FILM DI SPIELBERG MI HA SPINTO A INFORMARMI”

”E pensare che da ragazzino ero terrorizzato dagli squali – racconta Roth che firma la regia di FIN e si dice intenzionato a continuare a trattare l’argomento in una serie tv – sono nato a Boston, vicino ai luoghi dove fu girato il film di Spielberg, come tanti bambini in quegli anni rimasi impressionato. Proprio per combattere questa paura in seguito ho voluto leggere e informarmi. Scoprendo cose pazzesche. E quando per realizzare il film mi sono trovato a tu per tu sott’acqua con loro la mia prospettiva è immediatamente cambiata. Questa specie così utile agli oceani è minacciata, uccidiamo 100 milioni squali l’anno, undicimila all’ora. E senza un motivo se non il consumo e l’uso delle loro pinne, che oltretutto sono insapori. Anche la loro carne è avvelenata , con livelli di mercurio più alti del 32 per cento del consentito. Attorno a questa mattanza c’è un’industria immensa, spesso illegale. Come possiamo fermare tutto questo? Il film è uscito da una settimana e qualche cosa sta iniziando a muoversi, oggi tutti possiamo mobilitarci grazie al social network. E poi cercare di cambiare le cose anche con i comportamenti, smettendo di comprare, come abbiamo fatto per l’avorio, prodotti realizzati con le cartilagini di squalo, utilizzate anche per i cosmetici”. (Ansa)