La mora romagnola, il cavallo da tiro pesante, la pecora Cornella bianca, il bovino Modenese o i tacchini di Parma e Piacenza. Sono solo alcune delle 22 razze autoctone a rischio di erosione genetica che la Regione Emilia-Romagna ha scelto di tutelare. Per gli imprenditori agricoli che alleveranno questi animali è pronto un bando, approvato dalla Giunta, finanziato con 2 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Entro la prima metà di gennaio e fino al 26 febbraio, i titolari delle aziende potranno inviare la domanda di contributo ai Servizi territoriali agricoltura, caccia e pesca competenti. “Preservare la biodiversità animale locale è una priorità sia per la tutela degli ecosistemi ambientali che per il futuro di un’agricoltura sostenibile, che porti nel futuro le radici dei nostri territori – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – impiegare le risorse del Programma di sviluppo rurale per sostenere i nostri allevatori nella tutela delle razze locali a rischio significa riconoscere loro un ruolo fondamentale nella costruzione di un nuovo modello economico, responsabile e nel rispetto della tutela ambientale”. (Ansa)
TUTTE LE SPECIE A RISCHIO EROSIONE GENETICA DA TUTELARE IN E-R
Le razze autoctone comprese nel bando dell’Emilia-Romagna sono: 6 di bovini (Garfagnina, Modenese, Pontremolese, Reggiana, Romagnola e Varzese Tortonese-Ottonese), 3 di ovini (Cornella Bianca, Cornigliese e Appenninica), 5 di equini (Cavallo italiano tiro pesante rapido, Bardigliano, del Ventasso, Appenninico e del Delta), 5 di volatili (Pollo Romagnolo e Modenese, Tacchino romagnolo e di Parma e Piacenza e Oca Romagnola), oltre ai suini Mora Romagnola e Suino nero di Parma e all’Asino Romagnolo. (nelle foto in alto una pecora cornella, un suino mora romagnola e un asino romagnolo)