La Nato rischia di doversi arrendere davanti all’ostinazione di un piccolo branco di balene che – nonostante i ripetuti tentativi da parte degli esperti di fauna marina – non ha voluto in questi giorni allontanarsi da una zona lungo la costa scozzese dove da oggi e per le prossime settimane è prevista una vasta esercitazione militare. A nulla è servito lo sforzo dell’organizzazione britannica Divers Marine Life Rescue (Bdmlr) che aveva posizionato dieci imbarcazioni come barriera per impedire ai mammiferi di finire nelle acque di Loch Long e Gare Loch, due laghi marini della Scozia occidentale. Determinate a restare in quelle acque, le balene – della specie dei tursiopi – hanno infatti cambiato direzione. Ma solo per fare ritorno nella zona dove si trova la base navale di Falsane (a nord di Glasgow), che ospita una flotta di sottomarini a propulsione nucleare della Royal Navy.
LE MANOVRE INIZIANO OGGI, DOMENICA 4 OTTOBRE
Il timore degli esperti è ora che i cetacei, sensibili ai suoni sotto il mare, possano soffrire a causa dell’imminente simulazione militare. “Ci abbiamo provato, ma se le balene non verranno attirate via dalla corrente, non resta molto da fare”, ha allargato le braccia Julia Cable, portavoce di Bdmlr. Saranno circa 6mila i membri delle forze armate del Regno Unito, di altri Paesi Nato e di Stati partner che dal 4 al 15 ottobre dovranno prendere parte all’esercitazione militare Joint Warrior, che coinvolgerà un totale di 28 navi da guerra, due sottomarini e 81 aerei. I tursiopi settentrionali sono una specie di cetaceo che si trova normalmente al largo della piattaforma continentale, situata ad ovest dell’Irlanda e del Regno Unito, ed è molto raro incontrarle in acque vicino alla costa. “Evidentemente è successo qualcosa in mare che le ha spinte qui”, ha commentato Cable. (Ansa, foto Russell Cheyne/Reuters)