Sulle Alpi il lupo fa ancora paura. I capi di governo della Comunità di lavoro delle regioni dell’arco alpino Arge Alp, riuniti a Salisburgo, hanno approvato una risoluzione con la richiesta all’Unione europea di rivalutare lo status di protezione dei lupi nella direttiva “Habitat”. Un’istanza che si propone di garantire la tutela dell’agricoltura e dell’alpeggio alpini e per la quale le regioni che fanno parte dell’organizzazione chiedono la messa a disposizione di sufficienti fondi supplementari per finanziare misure di protezione delle greggi. I dieci membri chiedono, come già in passato, anche un monitoraggio e una valutazione a livello paneuropeo dello stato del lupo e di realizzare una pianificazione territoriale per il predatore. Arge Alp riunisce la Baviera, i cantoni svizzeri dei Grigioni, di San Gallo e del Ticino, le Province di Bolzano e di Trento, la Regione Lombardia – che ha appena assunto la presidenza dell’organismo -, nonché i Länder austriaci Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg, per un totale di 26 milioni di abitanti distribuiti su oltre 142mila kmq. Tra le altre risoluzioni approvate quella di una cooperazione più approfondita in caso di crisi nella lotta alla pandemia da Covid-19 e il proposito di investire sul turismo di qualità.
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