AGGIORNAMENTO DEL 15 OTTOBRE 2020 – IL SENATO POLACCO APPROVA LA LEGGE DI TUTELA ANIMALI
Lo scrive Lav su twitter: “Ottime notizie dalla Polonia per gli animali: anche il Senato approva le nuove norme a tutela animali, già passate alla Camera. Il testo, modificato, torna alla Camera per approvazione finale”
Ottime notizie dalla Polonia per gli animali: anche il Senato approva le nuove norme a tutela animali, già passate alla Camera. Il testo, modificato, torna alla Camera per approvazione finale https://t.co/AaiY1wf7AO
— LAV (@LAVonlus) October 15, 2020
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Il parlamento polacco ha approvato nei giorni scorsi una nuova legge sulla maggiore tutela degli animali che limita sul territorio nazionale fra l’altro la possibilità di allevamento degli animali da pelliccia nonchè la macellazione rituale. A favore della legge, voluta personalmente da Jaroslaw Kaczynski, il leader del partito al governo Diritto e giustizia (Pis) conosciuto come grande amico di gatti (nella foto sopra), hanno votato 356 deputati, 75 contrari, 18 astenuti. La votazione sul nuovo provvedimento ha provocato una crisi fra i sostenitori di Kaczynski dei quali una parte ha votato contro e alcuni si sono astenuti. Contro la legge hanno votato fra gli altri il ministro dell’agricoltura Krzysztof Ardanowski e il ministro di giustizia Zbigniew Ziobro.
PROTESTANO GLI ALLEVATORI DI ANIMALI DA PELLICCIA
A favore della tutela degli animali hanno votato invece i maggiori gruppi di opposizione parlamentare (Piattaforma civica e Alleanza della sinistra democratica). La legge, che ora passa all’analisi del Senato (dove Kaczynski non ha la maggioranza assoluta), ha già suscitato le proteste da parte degli allevatori e operatori di questa parte della attività agricola che si ritengono “traditi” dagli seguaci del leader di Pis. In Polonia secondo le stime ci sono 550 aziende agricole dove vengono allevati circa 5,2 milioni di visoni e 35 mila volpi, per le pellicce. La Polonia è il terzo produttore mondiale di pellicce, dopo Danimarca e Cina. La carne dalla macellazione rituale veniva esportata dalla Polonia in diversi paesi del mondo. (Ansa)