“Feroce e ingestibile”: in un parco a Roma uomo impicca il cane

Ha impiccato un cane a un albero e, subito dopo, ha brandito una sega verso un agente della polizia penitenziaria che notando la scena era intervenuto nel tentativo di salvare l’animale. Per questo un uomo di 65 anni, originario di Oristano, è stato denunciato dalla polizia a Roma. L’episodio è avvenuto il 19 giugno nel parco di via dei Lodigiani, in periferia, nell’area della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, ma è stato reso noto ieri. A quanto ricostruito l’uomo ha impiccato il cane, di proprietà di due amiche, a un albero a un’altezza di 6 metri da terra perché, a loro dire, era diventato negli ultimi tempi “feroce e ingestibile” e – a suo dire – avrebbe morso una delle donne. L’uomo è poi fuggito in auto, mentre le donne avrebbero cercato di impedire di far prendere il numero di targa. Rintracciato, è stato denunciato per uccisione di animali, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Le due donne, invece, per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e favoreggiamento. La sega e la corda sono state sequestrate dalla polizia scientifica.

ENPA E OIPA SARANNO PARTE CIVILE AL PROCESSO

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso di non “rimanere a guardare mentre si consumano queste violenze e torture nei confronti degli animali” e di costituirsi parte civile. E lo stesso farà Oipa. La vicenda, per Enpa, “apre con violenza uno stralcio su una realtà di cui ancora si parla troppo poco: coloro che torturano e uccidono gli animali sono le stesse persone che poi si scagliano con violenza sui propri cari. L’indagine di Link Italia e Corpo Forestale dello Stato su un campione di 687 detenuti ha evidenziato che il 68% degli autori di reato per lesioni e maltrattamento in famiglia ha maltrattato e/o ucciso animali da adulto. E’ ora di fermare queste persone una volta per tutte e trattare il reato di maltrattamento di animali con la gravità che lo contraddistingue”.