I cambiamenti climatici e la deforestazione potrebbero decimare l’habitat della foresta pluviale del Madagascar entro il 2070, con il contributo involontario dei lemuri. Sono le previsioni di uno studio pubblicato su Nature Climate Change, che identifica una delle aree forestali su cui dovrebbe essere mirata in modo prioritario la protezione e la conservazione della biodiversità. La foresta pluviale del Madagascar è un patrimonio di eccezionale bellezza e biodiversità, in cui l’80-90% delle specie animali e vegetali presenti sono esclusive dell’area, ma è stato devastato da decenni di deforestazione. In particolare, due specie di lemuri arruffati sono ora in grave pericolo di estinzione e questi animali svolgono un ruolo centrale nella dispersione dei semi di numerose specie vegetali che forniscono cibo e riparo ad altri animali attraverso la foresta pluviale.
IL LORO RUOLO FONDAMENTALE NELLA DISPERSIONE DEI SEMI
“A causa del loro ruolo essenziale come dispersori di semi e della loro sensibilità al degrado dell’habitat, i lemuri arruffati sono un indicatore critico della salute dell’intera foresta pluviale orientale del Madagascar”, ha affermato Andrea Baden, professore di antropologia presso il Graduate Center della City University of New York (Cuny) e ricercatore principale dello studio. “Abbiamo scoperto che la deforestazione da sola e il solo cambiamento climatico potrebbero ridurre l’habitat del lemure di oltre il 50%. Questi due fattori sono ancora più allarmanti se combinati insieme e possono sostanzialmente decimare l’habitat della foresta pluviale alla fine del secolo”.