Da domani, 15 agosto, il fermo pesca coinvolgerà tutto il mar Adriatico. Da Ferragosto, infatti, si fermano i pescherecci anche nel tratto di costa da San Benedetto e Termoli, dopo che la flotta aveva già interrotto le attività da Trieste ad Ancona e da Manfredonia a Bari. Qui tutte le date. Il blocco delle attività nel tratto tra il sud delle Marche, l’Abruzzo e il Molise durerà fino al 13 settembre. La novità di quest’anno è – spiega Coldiretti Impresapesca – che in aggiunta ai periodi di fermo fissati i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni, a seconda dalla zona di pesca alla quale sono iscritti. Le giornate di stop – solo dei grandi pescherecci, quelli piccoli possono pescare – saranno decise direttamente dai pescatori che dovranno darne comunicazione scritta entro le ore 9 del giorno stesso. L’intero ammontare delle giornate aggiuntive dovrà essere obbligatoriamente effettuato entro il 31 dicembre 2019.
DA TRIESTE AD ANCONA FERMI FINO ALL’8 SETTEMBRE
Da Trieste ad Ancona, per esempio, il fermo sarà di 42 giorni consecutivi e arriverà fino a domenica 8 settembre. “Sono stati gli armatori e gli operatori ittici a segnalarci, per primi – fa presente l’assessore regionale veneto alla Pesca, Giuseppe Pan -, gli effetti negativi di un rientro anticipato della pesca, a fine agosto: le specie ittiche pescate post-fermo sarebbero state perlopiù di piccola taglia, con danni alla fauna marina appena riprodotta e conseguenze deleterie dal punto di vista ambientale e commerciale nei mesi successivi. Abbiamo quindi proposto al Ministero delle politiche Agricole e Alimentari e al Direttore generale della pesca marittima e acquacoltura di prolungare il periodo di arresto obbligatorio per i comprensori marittimi di Venezia, di Chioggia e del Delta del Po dal 28 agosto all’8 settembre, al fine di tutelare meglio gli stock ittici presenti in Alto Adriatico. E abbiamo trovato ascolto e piena condivisione”.