AGGIORNAMENTO DEL 29 LUGLIO 2019 – PESCATORI AGRIGENTINI CONTRO LO STOP ALLA PESCA
Manifestazione di protesta stamattina davanti al palazzo della prefettura di Agrigento da parte di alcune centinaia di pescatori delle marinerie di Licata, Porto Empedocle e Sciacca che si oppongono ai contenuti del regolamento dell’Unione europea 982/2019 (entrato in vigore lo scorso 10 luglio). Normativa che impedisce la pesca a strascico in tre aree specifiche del Canale di Sicilia: a est del Banco Avventura, a Ovest del Bacino di Gela e a est del Banco di Malta. Obiettivo: favorire il ripopolamento ittico, in particolare delle specie del gambero rosa e del merluzzo. Da mercoledì scorso pescatori e armatori (i cui pescherecci battevano regolarmente proprio le zone ufficialmente oggi interdette) hanno deciso di incrociare le braccia. Accusano l’Europa di avere adottato questo provvedimento come un fulmine a ciel sereno, anche se, in realtà, risalgono al 2016 le prime specifiche raccomandazioni avanzate dalla Commissione generale della pesca del Mediterraneo. “Noi chiediamo una moratoria, perché in questo modo si rischia di uccidere un intero comparto economico”, ha detto Calogero Bono, responsabile della cooperativa “Madonna del Soccorso”, che rappresenta il 40% della flotta peschereccia di Sciacca. “La tensione tra gli operatori è palpabile, alle istituzioni chiediamo senso di responsabilità”, ha concluso. Anche la stessa marineria di Mazara del Vallo, la prima flotta peschereccia italiana, protesta contro il regolamento. La locale sede di Federcoopesca ha partecipato sabato scorso a Sciacca a un’assemblea di pescatori. (Ansa)
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POST DEL 23 LUGLIO 2019
Stop alle catture di nasello e gambero rosa nel Canale di Sicilia. Un regolamento comunitario in vigore dal 10 luglio scorso limita la pesca a strascico per le due specie in un’area più grande di Roma. Il regolamento prevede ampie aree di interdizione alla pesca (“Est del Banco Avventura”, a “Ovest del Bacino di Gela”, a “Est del Banco di Malta”) che interessano da vicino le marinerie di Mazara del Vallo, Sciacca, Licata, Scoglitti, Portopalo di Capo Passero. Preoccupata Fedagripesca settore pesca, che denuncia le inevitabili ricadute economiche per le imprese ma anche per consumatori e i ristoratori che potrebbero veder venir meno due prodotti ittici d’eccellenza proprio nella stagione estiva, periodo dell’anno in cui il consumo di pesci, molluschi e crostacei è al top. I pescatori annunciano che “si è già a lavoro per dar vita con gli armatori ad una class action nei confronti di questa norma europea”. Il settore della pesca siciliana è già stato colpito nei giorni scorsi dagli esiti della “guerra del tonno” – una nuova ripartizione delle quote che la marineria dell’isola divide con la Sardegna – di cui ha scritto qui il sito del Sole 24 Ore.