Il Gruppo Barilla diventa 100% cage – free per tutte le filiere uova del Gruppo e in tutte i Paesi in cui opera, dopo aver completato l’ultima transizione negli Stati Uniti, in Turchia e in Brasile. Lo annuncia, in una nota, il colosso alimentare di Parma nell’esprimere “grande soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo con un anno di anticipo rispetto ai propri obiettivi. Il Gruppo Barilla utilizzerà quindi esclusivamente uova da allevamento a terra, in linea con la propria mission ‘Buono per te, buono per il Pianeta’”. In Barilla vengono utilizzate ogni anno circa 24mila tonnellate di uova, provenienti da quasi 2 milioni di galline. Per questo il Gruppo ha ritenuto importante definire delle Linee Guida sul Benessere Animale: al fine di garantire che qualsiasi animale coinvolto nelle filiere venga rispettato in quanto tale e possa godere delle libertà primarie.
CHIESTO AI FORNITORI DI APPLICARE ELEVATI STANDARD DI BENESSERE ANIMALE
Il Gruppo Barilla inoltre collabora con tutti i fornitori di materie prime di origine animale affinché applichino elevati standard sul benessere animale ed è impegnata pubblicamente a non testare materie prime e prodotti sugli animali, né direttamente né indirettamente. Un impegno premiato. Nel 2019 Barilla si è confermata l’azienda italiana, tra le otto analizzate, posizionata più in alto nel benchmark globale sul benessere degli animali d’allevamento Bbfaw (Business Benchmark on Farm Animal Welfare). Realizzato con il supporto di Compassion in World Farming e World Animal Protection, il benchmark globale sul benessere animale Bbfaw ha analizzato quest’anno 150 aziende alimentari, fornendo un rapporto annuale su come questi leader di settore a livello mondiale gestiscano e comunichino le proprie policy e pratiche in tema di benessere degli animali d’allevamento. Anche in passato abbiamo scritto delle buone pratiche dell’azienda alimentare per il benessere animale, qui.