Domani 9 luglio l’Europa esaurisce le proprie scorte di pesce per il resto del 2019. E’ il “Fish Dependence Day”, la data che identifica simbolicamente il giorno in cui l’Europa finisce l’approvvigionamento interno del proprio pesce, dei propri molluschi e crostacei e inizia a importare – e dunque “a dipendere da” – pesce estero, fino a fine anno. Lo ricorda il Wwf, che coglie l’occasione per tornare a lanciare l’allarme sul “drammatico stato in cui versano gli oceani e il Mediterraneo in cui ad oggi, l’88% degli stock ittici monitorati risulta sovrasfruttato”. Per incoraggiare i consumatori ad adottare comportamenti responsabili, il Wwf ha messo online un banco interattivo della pescheria, strumento grazie al quale si può verificare la sostenibilità delle proprie scelte di acquisto. Il progetto si chiama Wwf Fish Forward ed è cofinanziato dall’Unione Europea: “nella guida online al consumo sostenibile l’organizzazione racconta quali sono i piccoli gesti responsabili che possiamo adottare negli acquisti di tutti i giorni, per fare la differenza, come privilegiare specie locali e poco comuni, utilizzare le etichette come fonte di informazioni utili nella scelta del pesce più sostenibile, conoscere le certificazioni, fare attenzione alle taglie minime di ogni specie”.
