Strage di pecore e agnelli in località Le Prata di Scanno, in provincia dell’Aquila, in Abruzzo. La settimana scorsa, nella notte tra mercoledì e giovedì, un orso ha distrutto un intero gregge, uccidendo una sessantina di pecore e una quarantina di agnelli. Ad essere preso di mira l’ovile a servizio dell’agriturismo “Al Peschio Pizzuto”. I veterinari dell’Asl giunti sul posto hanno accertato i danni e controllato la situazione che con il caldo rischiava di provocare pesanti ripercussioni anche a livello sanitario. Secondo la ricostruzione dei fatti l’orso sarebbe entrato nell’ovile, che è stato realizzato in una struttura di recente costruzione, sfondando la finestra a due metri di altezza. Una volta dentro ha assalito il gregge, avendo il compito agevolato dal fatto che le pecore non potevano scappare via, perché imprigionate nella stalla. A fare la scoperta è stato il figlio della titolare dell’agriturismo, il quale ha subito avvisato il personale dell’Asl e l’ente Parco Abruzzo.
AGGIORNAMENTO DEL 24 GIUGNO 2019
Come ha spiegato il naturalista Nicola Bressi rispondendo su twitter si è trattato probabilmente di un fenomeno di “overkilling”: avviene quando un predatore è in contatto con molte prede che continuano a muoverglisi accanto, senza però scappare; il predatore allora non riesce a fermare l’istinto di ‘finirle’. Capita in contesti artificiali umani: stalle, recinti, pollai.
(nella combinazione di foto sopra a destra l’immagine di un orso marsicano tratto da Paesaggi d’Abruzzo, a sinistra immagine di pecore d’archivio)