Le specie aliene sono in crescita esponenziale in tutti gli ambienti e in ogni regione del mondo, causando crescenti impatti alla biodiversità e al nostro benessere. È quanto emerso dall’incontro “Alieni senza confini”, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach con i massimi esperti a livello internazionale, nell’ambito del 14esimo Festival dell’economia a Trento. “I dati scientifici dimostrano che le invasioni biologiche sono tra i principali fattori di perdita di biodiversità e rappresentano la prima causa di estinzione di specie animali al mondo. Inoltre le specie invasive hanno effetti drammatici sulla vita di molte comunità, con impatti anche sulla salute delle persone”, ha rilevato Piero Genovesi, responsabile del Servizio coordinamento fauna selvatica di Ispra. Sono anche un costo dal punto di vista puramente economico: l’Unione europea spende circa 12 miliardi di euro l’anno per tentarne l’eradicazione.
IL RISCHIO MAGGIORE ARRIVA DA ZANZARE VETTRICI DI MALARIA
Il rischio sanitario maggiore, a quanto rilevato, è associato alla presenza di zanzare vettrici di patogeni. La ricercatrice Annapaola Rizzoli ha spiegato che la Fem è in prima linea nello studio delle specie invasive (Aedes albopictus e Aedes koreicus) e potenziali vettrici di malaria (Anopheles spp), per l’elaborazione di modelli previsionali e mappe di rischio al fine di sostenere delle strategie di controllo e prevenzione della Provincia di Trento. (nella foto sopra tra esempi tipici di specie invasiva: una nutria, importata in Italia dal Sud America per la pelliccia; un gambero di fiume della Louisiana, che ha soppiantato la specie autoctona; uno scoiattolo grigio americano, più forte dello scoiattolo rosso nativo dei boschi europei. Sotto, una zanzara)
- Agosto 2018 – Prorogata al 31 agosto 2019 la denuncia del possesso di piante o animali di “specie esotiche invasive”
- Febbraio 2017 – La Commissione Europea sviluppa una app per tracciare 37 “specie aliene invasive”
- Marzo 2016 – In Italia è boom di specie animali straniere invasive: costo per l’Ue 12 miliardi di € l’anno