È morta due giorni fa, a ottantotto anni, in un ricovero protetto di Trivandrum, in Kerala, Dakshayani, l’elefantessa in cattività più vecchia dell’India. Dakshayani, che si era meritata il soprannome di Gaja Muthassi, ‘l’elefantessa nonna’, era molto conosciuta e amata: per decenni aveva partecipato, come portatrice di buoni auspici, a cerimonie religiose, matrimoni, processioni. Dakshayani è morta quasi all’improvviso, dopo che per qualche giorno aveva iniziato a rifiutare ogni tipo di cibo. Le persone che si occupavano di lei, per conto del Travancore Devaswom Board, l’associazione che l’aveva acquista decennio fa, l’hanno ricoperta di stoffe preziose e corone di fiori, e vegliata, come fosse una persona.
DI NORMA NON SUPERANO I 40 ANNI DI VITA, RARAMENTE ARRIVANO A 50
Normalmente, gli elefanti in cattività non superano i quaranta anni di vita, in rari casi raggiungono i cinquanta. Pur ammettendo che l’elefantessa era stata sempre curata e trattata con tutte le attenzioni, le associazioni animaliste hanno criticato la sua condizione di prigioniera, sostenendo che gli animali devono vivere nel loro ambiente naturale. Si calcola che nel mondo gli elefanti asiatici in cattività siano circa 15mila: secondo un recente studio in India ce ne sono 2.454. (Ansa, foto Stringer/Afp: in alto il funerale, sopra uno scatto del 2016)