Puglia, spara al cinghiale ma uccide il compagno di caccia 57enne

Un cacciatore è morto dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di fucile sparato dal suo compagno di caccia che aveva mirato a un cinghiale non accorgendosi della sua presenza. E’ accaduto questa mattina nelle campagne di Apricena, nel Foggiano. Giovanni S., 57 anni, falegname originario di San Giovanni Rotondo (Foggia) ma residente ad Apricena, è morto sul colpo. L’uomo che ha sparato, 59 anni, è indagato a piede libero per omicidio colposo. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, stamattina nelle campagne foggiane era in corso una battuta di caccia ai cinghiali alla quale hanno partecipato una decina di cacciatori. L’animale – ricostruiscono gli inquirenti – dopo essere stato ferito da un primo gruppo di cacciatori avrebbe tentato la fuga. Un volta individuato il cinghiale, il 59enne avrebbe fatto fuoco non accorgendosi della presenza di Squarcella che è stato colpito al petto dalla fucilata.

BRAMBILLA: “SERVONO REGOLE PIU’ RIGIDE PER I CACCIATORI”

“E’ inaccettabile l’indifferenza delle autorità, che di fatto agevola la caccia con regole palesemente inadeguate e, sempre e comunque, favorisce i cacciatori, indipendentemente dalla strage di animali e dall’appuntamento con morti e feriti”, commenta Michela Vittoria Brambilla. Per rivedere le norme che regolano l’attività, la presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e del Movimento Animalista chiede l’istituzione del reato di omicidio venatorio, la chiusura della caccia nei weekend, nuove distanze di sicurezza da case, strade e altri luoghi sensibili, il divieto di caccia “in braccata”, procedure più complesse per l’ottenimento del porto d’armi. “Quello per uso sportivo vale cinque anni e il certificato medico di idoneità – rileva Brambilla – è necessario solo al momento del rinnovo. Troppo poco, soprattutto se consideriamo che la maggior parte dei cacciatori ha un’età compresa tra 65 e 78 anni”. Nelle 11 stagioni di caccia tra il 2007 e il 2018, secondo l’Associazione vittime della caccia, ci sono stati 217 morti e 804 feriti, cui si sommano gli incidenti con armi da caccia fuori dall’ambito venatorio.

Un cinghiale selvatico in un'immagine d'archivio. FOLCO LANCIA / ANSA

Un cinghiale selvatico in un’immagine d’archivio. FOLCO LANCIA / ANSA

  • Guido Minciotti |

    Non capisco: il post è datato 27 gennaio e dice “questa mattina” un cacciatore ha sparato al suo compagno… Grazie di leggere 24zampe (anche se con più attenzione per la politica che per le date), saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Non capisco: il post è datato 27 gennaio e dice “questa mattina” un cacciatore ha sparato al suo compagno… Grazie di leggere 24zampe (anche se con più attenzione per la politica che per le date), saluti gm

  • Messapico |

    La stagione venatoria in Puglia risulta essere stata chiusa in data 31 gennaio come da calendario venatorio. Mi chiedo come mai i due cacciatori erano a caccia il 3 febbraio? Questa è un altro risultato della mancanza e soppressione del corpo forestale dello stato. Quindi riduzione dei controlli venatori. Scellerata manovra governo Renzi.

  • Messapico |

    La stagione venatoria in Puglia risulta essere stata chiusa in data 31 gennaio come da calendario venatorio. Mi chiedo come mai i due cacciatori erano a caccia il 3 febbraio? Questa è un altro risultato della mancanza e soppressione del corpo forestale dello stato. Quindi riduzione dei controlli venatori. Scellerata manovra governo Renzi.

  • Dario |

    Cosa dire? Non lo dico…

  Post Precedente
Post Successivo