Per la prima volta quest’anno viene introdotto un ammortizzatore sociale da 5 milioni di euro per le imprese di pesca costrette a rimanere in porto per cause diverse dal classico fermo obbligatorio. Lo fa sapere l’Alleanza delle Cooperative, che insieme a tutte le marinerie italiane attendevano questa notizia da giorni con il fiato sospeso. “Si tratta di un primo passo importante verso un sistema stabile di welfare per la pesca”, commenta l’Alleanza, nel precisare che “ora non resta che attendere le pubblicazione del testo e presentare le istanze per questa nuova misura di sostegno al reddito per i pescatori, che si aggiunge agli 11 milioni stanziati dal Parlamento per il tradizionale fermo obbligatorio”. In particolare lo stanziamento di 5 milioni di euro è previsto per diversi casi di sospensione dell’attività in mare; si va dall’insabbiamento dei porti, alla malattia del comandante, ai periodi di fermo pesca aggiuntivi decisi dalle Organizzazioni dei produttori (Op) o dai consorzi di gestione, alle condizioni meteorologiche avverse. Si tratta di un grande risultato per una misura strutturale, commenta l’Alleanza, che la legge di bilancio 2019 ha reso ancora più corposa grazie ad un rifinanziamento che governo e parlamento hanno confermato. (Ansa)
– Tutta l’agricoltura in manovra nell’articolo del Sole 24 Ore