AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE IN CODA – APPELLI DEGLI ANIMALISTI CONTRO I BOTTI
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AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE 2018 IN CODA – IL DIVIETO A GENOVA
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 IN CODA – I DIVIETI IN SARDEGNA
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 IN CODA – NIENTE ORDINANZA A MODENA: BOTTI VIETATI TUTTO L’ANNO
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 IN CODA – SEQUESTRATE TONNELLATE DI BOTTI
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 IN CODA – CAMPAGNA DELL’ODV ROMA CON SALVI E BATTISTA
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POST ORIGINALE
Niente botti ma via libera ai fuochi d’artificio che “valorizzano i giochi di luce”; e niente bottiglie di vetro, niente spray al peperoncino, metal detector e ingressi a numero chiuso. Il Viminale e i sindaci di mezza Italia mettono a punto le misure per gli eventi previsti per l’ultimo dell’anno e blindano le piazze con provvedimenti che si muovono tutti nella stessa direzione. Se dietro alle restrizioni c’è principalmente la motivazione di garantire il massimo della sicurezza possibile nell’epoca del terrorismo internazionale, il ministero dell’Interno invita comunque i cittadini a preferire ai botti prodotti “meno invasivi e pericolosi”, raccomandando “attenzione e senso di responsabilità per tutelare l’incolumità delle persone e degli amici animali”. Roma, che sta preparando l’ordinanza per i botti di Capodanno, sceglie invece di non vietare lo spray al peperoncino, “uno strumento che le donne utilizzano per difendersi e che ha consentito a tante ragazze di salvarsi”, ha detto il sindaco Virginia Raggi.
DIVIETI GIA’ ATTIVI IN MOLTE CITTA’
I botti – grande fonte di inquinamento da polveri sottili, metalli, diossina e inquinanti vari – sono già stati vietati da specifiche ordinanze, alcune in vigore dal 24 dicembre e fino al 6 gennaio, a Bari, Carpi (Mo), Brescia, Cesenatico, La Spezia, Nardò (Le), Trapani, San Benedetto del Tronto (Ap), mentre altre sarebbero in preparazione a Napoli, Genova e in altre città, grandi e piccole. Per questa ragione il post è costantemente aggiornato. Controcorrente Imperia, dove il sindaco Claudio Scajola dà il via libera ai botti di fine anno e si limita ad appellarsi al senso di responsabilità dei cittadini. Una decisione che forse sgombra il campo dall’ipocrisia di quello che è un divieto difficile da far rispettare, soprattutto durante le feste. Animalisti italiani onlus, invece, ha scritto ai venti sindaci dei capoluoghi di regione invitandoli a emettere “un’ordinanza che vieti l’uso di botti e petardi di qualsivoglia genere nel periodo delle feste”. In coda, dall’archivio di 24zampe, un video con i consigli 2015 di Massimo Mancini, della squadra dei nuclei cinofili di Roma, utili a proprietari di cani, gatti e altri animali che in questi giorni sono spaventati dai botti.
I PERICOLI PER GLI ANIMALI
Quello di morire di paura a causa di botti e petardi è un rischio concreto per migliaia di animali domestici e selvatici. Gli anziani possono essere colti da infarto, gli uccelli che vivono in natura – vagando disorientati – possono schiantarsi contro alberi, muri o cavi elettrici mentre cani e gatti di casa, colti dal terrore, fuggono e capita si perdano o finiscano investiti dalle auto. Se l’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz, cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Più efficienti, dunque, ma molto più sensibili. Inoltre, negli animali d’allevamento come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento.
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 – CAMPAGNA DELL’ODV ROMA CON SALVI E BATTISTA
I comici romani Maurizio Battista ed Enzo Salvi sono i testimonial di una campagna dell’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia contro i botti di Capodanno, che spaventano e stressano gli animali. I due attori in due video lanciano un appello a ridurre i botti e a sostituirli con lo stappare bottiglie, per tutelare gli animali domestici. La campagna social si intitola “Io non ho paura se scoppia il tappo” ed è sostenuta dall’emittente radiofonica Centro Suono 101.3.
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 – SEQUESTRATE TONNELLATE DI BOTTI
“Sequestrati 200 kg di botti irregolari in un’abitazione in provincia di Cuneo. Grazie agli uomini della Guardia di Finanza per aver portato a termine questa operazione. Utilizzate i botti legali in modo intelligente, rispettando persone e animali”. Così sui profili social il ministro dell’Interno Matteo Salvini. A Taranto, inoltre, circa 900 kg di botti illegali sono stati sequestrati dagli agenti della sezione Falchi della Squadra Mobile, coadiuvati dagli artificieri della polizia. Denunciati un 41enne originario della provincia di Napoli e un 37enne tarantino. Sono invece 40mila i fuochi d’artificio, del peso complessivo di una tonnellata, quelli sequestrati dai militari della Guardia di finanza di San Severo (Foggia) che hanno denunciato due persone per il reato di commercio abusivo di materiale esplosivo.
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 – NIENTE ORDINANZA A MODENA: BOTTI VIETATI TUTTO L’ANNO
Niente ordinanza specifica di Capodanno contro i botti a Modena: il divieto di far esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio di qualunque genere, a eccezione di quelli a esclusivo effetto luminoso, è in vigore tutto l’anno. Il provvedimento, precisa il Comune, è stato inserito a gennaio nel nuovo regolamento di Polizia urbana e per chi viola le disposizioni è prevista una sanzione tra i 50 e i 300 euro, oltre all’obbligo di cessare l’attività e di risistemare i luoghi eventualmente sporcati o danneggiati. L’articolo 10 tra l’altro prevede un divieto assoluto per l’utilizzo dei botti in centro storico, all’interno del perimetro dei viali, salvo eventuali autorizzazioni da parte dell’autorità locale di pubblica sicurezza e del Comune.
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AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2018 – I DIVIETI IN SARDEGNA
Per la festa di Capodanno di Castelsardo, la più importante in Sardegna del 2018 – e probabilmente quella con più partecipanti per la presenza della star Gianna Nannini – c’è anche il divieto di portare in tasca, in borsa o in borsetta lo spray urticante. È la novità prevista quest’anno dall’ordinanza firmata lo scorso 24 dicembre dal sindaco Franco Cuccureddu. Si aggiunge alle tradizionali indicazioni a tutela dell’ordine e della sicurezza: no a bottiglie o bicchieri di vetro, petardi, bottiglie di plastica con il tappo (salvo quelle piccole), oggetti contundenti o taglienti. Questo varrà per l’area dei grandi eventi e negli spazi riservati ai maxi schermi. Ad Alghero sino al 7 gennaio sono vietati fuochi d’artificio, petardi, e “botti”. A Olbia, per i Maneskin, previste le classiche misure di sicurezza, dalle bottiglie di vetro al divieto di botti e petardi. Niente ordinanze sui botti a Cagliari. Perché – come spiega sempre il sindaco Massimo Zedda – c’è già una legge che dispone il divieto di utilizzo.
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AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE 2018 – IL DIVIETO A GENOVA
Per garantire la sicurezza e l’incolumità di persone e animali, il Comune di Genova ha vietato la detenzione di fuochi d’artificio esplodenti in aree pubbliche o aperte al pubblico. Il divieto va dalle 20 del 31 alle 7 del primo gennaio. La violazione sarà punita con multe che possono andare da 100 a 500 euro. Lo rende noto l’amministrazione comunale.
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AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE – APPELLI DEGLI ANIMALISTI CONTRO I BOTTI
Se per noi umani il Capodanno si annuncia blindato, anche dalle misure anti-terrorismo, sono gli ambientalisti e i veterinari a farsi paladini, anche con campagne social, del benessere animale da garantire anche nelle lunga notte del 31. “Il fragore dei botti scatena negli animali – sottolinea la Lav, Lega antivivisezione – una naturale reazione di spavento e li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso poi di esplosioni a ridosso dell’animale, sia d’affezione che selvatico, vagante o di proprietà, ne consegue spesso il ferimento o la morte per ustioni”. In un videomessaggio su internet anche il presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Michela Vittoria Brambilla, si dice preoccupata: ”La moda dei botti non è segno di civiltà. Gli esemplari selvatici – sottolinea l’ex ministro – possono anche morire per il terrore di eventi che non riescono a comprendere. Quelli domestici possono scappare”. In allerta persino il governo delle Galapagos, l’arcipelago simbolo per la custodia della biodiversità animale dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, che ha approvato una storica risoluzione che proibisce l’ingresso, il commercio, la distribuzione e l’uso di fuochi pirotecnici nelle isole di Darwin.