Lo scanner facciale che salva i salmoni (e l’azienda) dai parassiti

I tratti dei volti dei salmoni saranno unici, distinguibili e archiviati. A permettere l’identificazione è l’azienda ittica della Norvegia Cermaq che ha sviluppato uno scanner 3D capace di registrare le loro “sembianze” e archiviarle in una banca dati con tanto di cartella medica per ogni singolo pesce. La nuova tecnologia – si spiega in una nota – è stata messa a punto con la finalità di combattere i parassiti che infettano ogni anno gli esemplari nelle vasche sulle coste dell’Atlantico con un costo per l’industria mondiale che ammonta al miliardo di dollari all’anno.

FOTOGRAFATI QUANDO SALTANO FUORI DALL’ACQUA

La funzionalità del sistema progettato prevede l’installazione di telecamere a pelo d’acqua con la finalità di riprendere i salmoni quando, ogni quattro giorni circa, saltano fuori per la boccata d’aria utile alla funzionalità delle loro vesciche natatorie. I singoli pesci – spiegano dall’azienda – per poter risalire, dovranno attraversare un sistema di imbuti riempiti di sensori che scannerizzeranno il loro volto e il loro corpo. In caso di accertamento di un’ulcera cutanea da parte delle macchine o di una presenza di parassiti il salmone sarà messo in quarantena e curato.

ANALOGO SISTEMA USATO PER LE VACCHE DA LATTE IN USA

Un’analoga macchina esaminatrice clinica è stata elaborata lo scorso anno dal gruppo americano Cargill che ha costruito, insieme a una startup irlandese, un programma di riconoscimento facciale per il monitoraggio delle mucche al fine di permettere agli allevatori di regolare il regime alimentare degli animali e aumentare la produzione di latte attraverso l’utilizzo di scanner che consentono di tracciare l’assunzione di cibo e acqua e rilevare quali femmine sono in un periodo fertile. (Ansa)