Non solo il West Nile virus ma anche altre malattie finora confinate in paesi esotici si stanno affacciando in Europa, spinte dai cambiamenti climatici che rendono il continente sempre più adatto ai loro vettori. L’allarme arriva da diversi esperti sul Guardian: l’enorme aumento dei casi di Febbre del Nilo visto finora è un campanello d’allarme. Peraltro, sono già 255 i casi confermati e dieci i morti per il virus in Italia, secondo le cifre dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornate al 22 agosto. In Europa, spiega Jan Semenza dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), sono sempre più frequenti periodi di alte temperature seguite da piogge, condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare. “Siamo tutti un po’ sorpresi dalla velocità con cui questi cambiamenti stanno avvenendo”, afferma. “Zanzare e zecche sono animali a sangue freddo e sono influenzati dalle temperature. Ad alte temperature si riproducono più velocemente, e questo avviene anche per i patogeni che portano”. Oltre al West Nile, che si sta facendo sentire anche in Italia, gli esperti hanno registrato quest’anno un aumento delle encefaliti da zecche in Europa centrale e meridionale. Lo scorso anno proprio il nostro paese insieme alla Francia è stato colpito da un’epidemia di Chikungunya, virus che insieme a Zika potrebbe diventare sempre più frequente perchè può essere trasmesso anche dalla zanzara tigre. Non a caso, la zanzara è il principale killer di umani: fa 830mila vittime l’anno, lo squalo solo sei, dieci il lupo, 50 la tigre. Dagli aeroporti di Roma e Milano, sottolinea uno studio di Semenza, passa metà dei passeggeri diretti in Europa provenienti dai paesi in cui la dengue, la cui zanzara vettore però non è presente nel paese, è endemica. Il problema, spiega Diarmid Campbell-Ledrum dell’Oms, riguarda dunque anche i paesi del nord del continente.
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