Arrivata in Italia la migrazione guidata degli ibis eremita

AGGIORNAMENTO DEL 28 AGOSTO 2018 IN CODA – GLI IBIS ARRIVATI NELL’OASI WWF DI ORBETELLO

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Ieri mattina è arrivato in Italia dalla Baviera lo stormo europeo di ibis eremita, nella quinta migrazione guidata da un aereo ultraleggero verso l’Oasi di Orbetello (Grosseto). L’annuncio è del Parco Natura Viva di Bussolengo, partner italiano del progetto cofinanziato dall’Ue LIFE+ “Reason for hope” per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita, affidato ai ricercatori austriaci del Waldrappteam. Lo stormo di ibis ha superato le Alpi del Sud Tirolo, arrivando alla quota di 2.200 metri e subendo anche l’attacco di un’aquila. Ha toccato terra mercoledì 22 agosto a Thiene (Vicenza), dopo una terza tappa tradizionalmente molto impegnativa. Ventiquattro ore nel vicentino, e stamattina i 29 ibis eremita e le due mamme adottive umane a bordo degli ultraleggeri hanno ripreso il viaggio per la tappa di Borgo San Lorenzo (Firenze). “Lo stormo di uomini e uccelli – spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva – è partito il giorno di Ferragosto dal Lago di Costanza con l’obiettivo di raggiungere il clima mite dell’Oasi di Orbetello, dove gli ibis si tratterranno per svernare fino alla prossima primavera. A quel punto, senza il supporto delle mamme adottive, gli uccelli avranno il compito di ripartire verso i quartieri riproduttivi della Baviera e di compiere il viaggio autonomamente in senso opposto. E ad ogni nuovo ritorno in Italia saranno gli esemplari ormai esperti a condurre a sud i nuovi nati, in un viaggio antico a cui l’uomo aveva posto fine”. Fu nel Seicento che l’ibis eremita scomparve dai cieli d’Europa a causa della pressione venatoria. I ricercatori  austriaci per il ripopolamento hanno preso esemplari sopravvissuti in Africa. 24zampe si è occupato spesso delle migrazioni guidate degli ibis eremita: qui e qui è possibile trovare altre notizie mentre qui c’è la storia del mitico Idefix che, alla prima migrazione in autonomia, invece che andare in Austria da Orbetello si è diretto… in Puglia!

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AGGIORNAMENTO DEL 28 AGOSTO 2018 – GLI IBIS ARRIVATI A ORBETELLO

Un nuovo stormo di ibis eremita ha raggiunto l’oasi Wwf di Orbetello (Grosseto). Partiti in 31 esemplari il giorno di ferragosto dal Lago di Costanza in Germania e accompagnati da due ‘mamme adottive’ a bordo di ultraleggeri a motore per indicare loro la direzione, sono giunti a destinazione in 29.Gli altri due, durante una delle soste, hanno subito un attacco da parte di una volpe mentre riposavano in voliera. Sono ormai diversi anni che giovani di ibis dall’Austria attraversano mezza Italia per sostare nell’area maremmana, l’unica area di svernamento individuata dai responsabili del progetto promosso dall’associazione austriaca Waldrappen e che ha l’obiettivo di creare una piccola colonia riproduttiva della specie, a grave rischio di estinzione. L’arrivo degli ibis, si aggiunge ai tanti successi di conservazione che hanno contraddistinto l’Oasi di Orbetello nel 2018. In particolare la straordinaria nidificazione del falco pescatore, avvenuta per la prima volta nell’oasi, dopo qualche anno di tentativi e il successo della colonia nidificante di sterne (ben 79 coppie) sugli isolotti artificiali appositamente costruiti proprio per favorire la riproduzione di questi uccelli. Risultati eccezionali che premiano la programmazione e la gestione del Wwf che dagli anni ’70 è impegnata nella tutela e nella riqualificazione dell’area lagunare. Proprio grazie al Wwf, l’area è diventata riserva naturale statale e regionale oltre che zona umida di importanza internazionale (secondo la Convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide). (Ansa)