La GdF schiera i “cash dogs”: cani annusa-soldi sguinzagliati per le vie di Prato

Cani “annusa soldi” nelle strade di Prato, in Toscana, sono impiegati da stamani dalla Guardia di Finanza per contrastare riciclaggio, lavoro nero, immigrazione clandestina, contraffazione, spaccio di sostanze stupefacenti. E’ partita all’alba l’operazione “Financial Economic Control” con numerosi militari e diverse unità cinofile, non solo antidroga ma anche “cash dog”, cioè cani addestrati proprio a scovare tracce di banconote occultate in veicoli, doppifondi, bagagli o trasportate illecitamente nei modi più ingegnosi.

LA RICERCA PER IL CANE E’ UN GIOCO

Per insegnare ai cani a trovare le banconote li si addestra a riconoscere l’odore degli inchiostri utilizzati nella stampa della carta-moneta, sfruttando il loro fiuto eccezionale. Per loro è un gioco: gli si impartisce il comando “cerca” e quando ottengono il risultato li si premia con un croccantino e un complimento. Allo stesso modo possono individuare l’odore del grasso utilizzato per le armi, gli esplosivi, l’odore della colla usata nei chip (lo fanno i “porn-dogs” per la ricerca di terroristi o pedofili), il diabete, le tarme di un’opera, i tumori o i superstiti di un terremoto.

SI CERCA CHI VIOLA LE NORME ANTIRICICLAGGIO

L’operazione punta a contrastare i fenomeni di illegalità diffusa nell’esercizio di molte attività imprenditoriali, prevalentemente a conduzione straniera, con sistematiche violazioni delle varie normative di settore. In particolare, le attività si stanno concentrando nei controlli della normativa antiriciclaggio, dei flussi finanziari e patrimoniali, del regolare soggiorno di cittadini extracomunitari sul territorio nazionale, della normativa sul lavoro, della fiscalità in generale nonché della regolarità contributiva.