Per gli agricoltori tedeschi è tempo di revocare il divieto di caccia ai lupi. I predatori, arrivati in Germania dall’est nel 2000 dopo oltre 130 anni di estinzione, sono diventati una minaccia per le greggi di pecore e altri animali da allevamento. Per Joachim Rukwied, presidente nazionale degli agricoltori Dbv, in Germania vivono oltre mille lupi che predano più di 1.500 animali da fattoria ogni anno. “E’ drammatico e inaccettabile – ha detto Rukwied alla Reuters -: ogni animale abbattuto è una perdita per il contadino, non solo termini economici ma anche emotivamente”. La soluzione, per Rukwied, è una “gestione attiva” dei lupi, per cui l’organizzazione agricola che presiede ha chiesto di poter tornare a cacciarli. Gli animali sono ora protetti da leggi severe perché considerati una specie in pericolo di estinzione. Ma le autorità federali tedesche lo scorso anno hanno censito 60 branchi di lupi in tutta la Germania, principalmente negli stati nord-orientali, cresciuti del 25 per cento rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2017, l’Agenzia federale tedesca per la conservazione della natura ha contato circa 140 lupi morti in incidenti stradali dal 2000 e 26 uccisi illegalmente.
