AGGIORNAMENTO DEL 16 MARZO 2018 – UN TWEET DI VERSACE ANNUNCIA UFFICIALMENTE LA SCELTA NO-FUR DAL 2019
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In un’intervista al magazine online dell’Economist “1843” Donatella Versace ha dichiarato che non utilizzerà più pellicce vere nei suoi prodotti, senza fornire ulteriori dettagli sul cambiamento. “Fur? I’m out of that (Pelliccia? Ne sono fuori)”, ha detto la Versace riferendosi al marchio di alta moda che guida dalla morte del fratello Gianni ventun’anni fa. “Non voglio uccidere animali per fare moda, non mi sembra giusto”. Al momento della dichiarazione, nota tuttavia Luke Leitch di 1843, sul sito della maison sono ancora presenti prodotti confezionati con pelle di animali, che utilizza normalmente montone, visone, cane procione e volpe. “Il cambiamento corre veloce”, spiega il magazine. Versace non sarebbe il primo produttore a lasciare la pellicceria fuori dalle collezioni: già Armani, Gucci, Calvin Klein, Hugo Boss, Ralph Lauren, Furla (proprio oggi), Micheal Kors, Jimmy Choo e altri hanno compiuto questo passo in tempi recenti.
SODDISFAZIONE PER LE PELLICCE MA PETA ANNUNCIA: “ORA VIA LE PELLI”
Se per gli animalisti di Humane Society International (Hsi) la decisione di Donatella Versace è una buona notizia, l’International Fur Federation ha dichiarato di essere “delusa” dalla decisione: “La maggior parte degli stilisti continuerà a lavorare con la pelliccia perché è un prodotto naturale prodotto in modo responsabile – ha dichiarato l’ad Mark Oaten -, la plastica è più dannosa per l’ambiente”. Il direttore dei programmi internazionali di People for the ethical treatment of animals (Peta), Mimi Bekhechi, commenta: “Peta Usa ha organizzato interruzioni di sfilata, proteste e una campagna blitz del 2006 in un’epoca quando il nome di Versace era sinonimo di pelliccia, perciò questa notizia è molto ben accolta”. Ma non si accontenta della decisione sulle pellicce e “lancia” una sfida anche sulle pelli: “La realizzazione di Donatella che è sbagliato prendere a bastonate gli animali e ucciderli con scariche elettriche per la pelliccia è un punto critico per la campagna a favore della moda senza crudeltà, e la Peta non vede l’ora di vedere prossimamente un divieto dell’uso delle pelli da parte di Versace”. (nella foto sopra Afp, una manifestazione animalista no-fur a Hong Kong. Sotto, l’intervista sul sito di 1843)