Sono circa 15 milioni, sono gli italiani più tassati e hanno quattro zampe. Lo sostiene la Lav: “I cani e i gatti all’interno delle famiglie sopportano un’Iva al 22% su scatolette, crocchette e cure – spiega -, mentre “la detrazione fiscale delle spese veterinarie è molto limitata è invece elevato il costo dei farmaci veterinari, in media cinque volte maggiore rispetto al farmaco umano con lo stesso principio attivo”. Bisogna riflettere sul fatto che curare il proprio amico animale costi fiscalmente come lo champagne o un’automobile, nota l’associazione. Chiunque vada in Parlamento e al governo del paese sappia che “vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso”. E’ il messaggio che Lav porta nelle piazze a partire dal prossimo weekend del 10-11 marzo, con replica nel fine settimana successivo, qui. Ai banchetti, la possibilità di firmare la petizione “per un Fisco non più nemico dei quattrozampe”, di acquistare un uovo di Pasqua che serve a finanziare progetti a favore dei randagi al Sud, di ritirare una guida pratica alla corretta convivenza con gli animali.
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